IL DECRETO RAVE E’ UN PRETESTO PER COLPIRE CHI UN DOMANI MANIFESTERA’ NELLE SCUOLE, NELLE UNIVERSITA’ E PER IL LAVORO, BASTA LEGGERE IL TESTO
I SOVRANISTI VOGLIONO ALZARE IL LIVELLO DELLO SCONTRO SOCIALE, LA STORIA NON HA LORO INSEGNATO NIENTE: SI ALZERA’ ANCHE LA RISPOSTA DI STUDENTI E LAVORATORI
Appena letto il testo del decreto sui rave varato dal governo di Giorgia Meloni, l’opposizione protesta e ne ha motivo: il provvedimento viene inquadrato come un “cavallo di Troia” che inasprisce le pene per chi occupa e permette di incriminare anche chi manifesta in scuole o università. O nei sit-in sindacali.
Nel mirino c’è il comma uno del nuovo articolo 434-bis del codice penale. Quello che punisce “l’invasione di terreni o edifici per raduni pericolosi per l’ordine pubblico o l’incolumità pubblica o la salute pubblica” e che consiste “nell’invasione arbitraria di terreni o edifici altrui, pubblici o privati, commessa da un numero di persone superiore a cinquanta, allo scopo di organizzare un raduno, quando dallo stesso può derivare un pericolo per l’ordine pubblico o l’incolumità pubblica o la salute pubblica”.
“Se l’occupazione di un liceo diventa reato da tre a sei anni, siamo di fronte ad un fatto abnorme, a una limitazione del diritto di riunione dei cittadini”, attacca il deputato del Pd, Claudio Mancini.
Preoccupata anche +Europa: per il coordinatore della segreteria Giordano Masini, “il decreto del governo sui rave party, una volta letto il testo, ha tutta l’aria di essere una cosa ben più seria e più grave di quanto sembrasse ieri. Nella definizione di ‘terreni o edifici altrui, pubblici o privati’ ricade di tutto: i capannoni o i campi in cui vengono organizzati i rave, ma anche le università, i luoghi di lavoro, le piazze. E l’espressione ‘può derivare un pericolo per l’ordine pubblico’ è sufficientemente vaga per ricadere nell’arbitrio più assoluto. Di chi? essenzialmente dei prefetti, ovvero del governo”
Secondo +Europa quindi dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale, già avvenuta, del decreto, “a poter essere incriminati per questa nuova fattispecie di reato penale e a rischiare quindi la reclusione da tre a sei anni saranno le persone che organizzano e partecipano a qualsiasi manifestazione per la quale venga ipotizzato (dal governo) un pericolo per l’ordine pubblico”.
Anche Sinistra italiana è in allarme. “Ieri era un timore, dopo aver letto il testo della nuova norma che hanno introdotto, è una certezza – dichiara il segretario Nicola Fratoianni – Hanno usato il pretesto del contrasto ai rave per inserire norme con pene pesantissime che potranno essere utilizzate in ben altri contesti. E penso ad esempio ai cortei sindacali dei lavoratori sempre più esasperati, alle mobilitazioni studentesche o alle proteste dei comitati e dei movimenti come quelle che in questi mesi si sono sviluppate a Piombino”.
(da agenzie)
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