IL DIRETTORE DEL TEMPO INVITA A RIBELLARSI AL GOVERNO PER LE CITTA’ CHIUSE A NATALE E CAPODANNO
CHI INVITA A VIOLARE LE LEGGI HA SULLA COSCIENZA ALTRI MORTI ED E’ UN EVERSORE E COME TALE VA PERSEGUITO
Il comunicato che esce fuori — in piena notte — dal consiglio dei ministri è molto chiaro: città chiuse a Natale, il 26 dicembre e a Capodanno, in modo tale da limitare al massimo gli spostamenti.
Dunque, sarà quasi impossibile per famiglie non residenti — anche se domiciliate in aree limitrofe — ricongiungersi per festeggiare il Natale o il nuovo anno. E questa cosa al direttore del Tempo Franco Bechis non è affatto piaciuta.
«Impedire a famiglie madri e figli di ricongiungersi a Natale solo perchè uno vive in città e l’altro nel comune limitrofo è solo un sopruso — ha scritto su Twitter il direttore del Tempo -. E come tale non va rispettato. A quel paese il governo se decide una corbelleria così».
Un vero e proprio invito alla ribellione, che anticipa quella che sarà la tendenza dei quotidiani e degli organi di informazione di area sovranista che — da oggi nelle loro edizioni online e da domani in quelle cartacee — inizieranno a parlare dell’argomento.
La decisione del consiglio dei ministri, infatti, è arrivata solo dopo lo stop delle rotative e diverse testate — salvo Corriere, Repubblica e La Stampa — non hanno potuto impaginare la scelta del Governo per queste festività natalizie.
Ma nei prossimi giorni, se i toni del tweet di Bechis sono questi, si può facilmente immaginare quale sarà la polemica che, da destra, arriverà a infrangersi su un esecutivo che, tra le altre cose, sembra essere seriamente in difficoltà con il Mes, vista la ribellione di 50 parlamentari del M5S pronti a non votare la riforma del meccanismo europeo di stabilità .
In ogni caso, il tweet di Franco Bechis non ha lasciato indifferenti gli utenti del social network. Ha creato, anzi, molta polarizzazione, dal momento che in tanti si sono schierati con il direttore in questa sua campagna mediatica di ribellione nei confronti dell’esecutivo, mentre altri utenti hanno fatto notare che queste parole possono suonare addirittura come sovversive e che non prendono in considerazione il forte ruolo che gli asintomatici hanno avuto nella diffusione della pandemia in Italia.
(da agenzie)
Leave a Reply