IL PARTITO ANIMALISTA EUROPEO ACCUSA FUGATTI: “LO ABBIAMO VISTO ANNI FA CON L’ORSA DANIZA: COME L’HANNO UCCISA HANNO DISBOSCATO CENTINAIA DI ETTARI DI BOSCO PER RADDOPPIARE LA FUNIVIA E CREARE UN BACINO ARTIFICIALE PER L’INNEVAZIONE. FINO A CHE C’ERA L’ORSA NON HANNO POTUTO FARLO PERCHE’ ERA TUTELATA”
ALTA TENSIONE A TRENTO PER LE PREVISTE MANIFESTAZIONI A DIFESA DELLA VITA DI JJ4, ALTRA QUERELA A FUGATTI PER ISTIGAZIONE A DELINQUERE DA PARTE DEL PARTITO ANIMALISTA
“Sono arrivati in questi minuti i preavvisi delle manifestazioni che si svolgeranno domenica 23 a Casteller, la riserva faunistica a ridosso della zona sud di Trento dove si trovano Jj4 e Mj5, e domenica 30 ad Avio, paese dove vive il presidente della Provincia Fugatti. Domani mattina alle 10,30, intanto, in piazza Dante si ritroveranno gli animalisti dell’Oipa, mentre già da lunedì ho predisposto l’ordinanza di vigilanza nell’area faunistica”. Lo dice il questore di Trento, Maurizio Improta, in merito alle manifestazioni degli animalisti previste, a più riprese, sul territorio per scongiurare gli abbattimenti degli orsi ritenuti più aggressivi.
“Allo stato c’è un monitoraggio costante h24, per scongiurare eventuali irruzioni nella zona protetta in vista dell’arrivo dei turisti della cronaca nera il fine settimana, gente che, come andava a vedere la casa di Misseri in Puglia o la Marmolada, vuole farsi magari una passeggiata lungo i sentieri che costeggiano la recinzione dell’area faunistica per farsi la foto con l’orso che fa capolino. C’è gente che vive anche di queste cose e dobbiamo stare attenti a tutto, governando la situazione cercando di mantenere tutto nella maniera più tranquilla possibile. Ho chiesto personale delle squadre dei reparti per avere maggiore presenza su tutta la giornata, con un occhio anche gli attivisti no tav e i tifosi in arrivo per l’ultima partita in casa del Trento”.
Manifestazione sotto casa di Fugatti
Intanto il Partito animalista europeo è pronto a manifestare sotto casa del presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti. “Domenica 30 aprile manifesteremo, insieme ad altre sigle animaliste, ad Avio, paese dove risiede Fugatti, proprio sotto casa sua, in una frazione di mille abitanti e dove cercheremo di portare più persone di quante vi vivono. Il presidente è molto determinato, ma io sono uscito ora dalla stazione dei carabinieri dove ho depositato la seconda querela contro di lui per istigazione a delinquere e delitto tentato”. Lo annuncia il presidente del Pae (Partito animalista europeo) Stefano Fuccelli.
“Rispetto alla prima denuncia – spiega Fuccelli – c’è il fatto che ho citato la nuova ordinanza di ieri firmata ieri dallo stesso Fugatti e soprattutto cambia il soggetto Mj5: sono due denunce per due diverse azioni commesse da Fugatti. Siamo in contatto con le altre associazioni e so che la Brambilla presenterà oggi un nuovo ricorso al Tar. Stiamo agendo in tutti i campi, seguendo tutto l’iter consentito dalla legge cerchiamo di farci sentire. Da un recente sondaggio fatto in Trentino, il 71% è contrario all’abbattimento dell’orsa. Non solo, considerato che la Lav se ne farebbe carico, trasferendola in un’altra regione, viene a decadere lo stato di necessità e urgenza relativo a quello che potrebbe essere il pregiudizio per l’incolumità pubblica”.
Ma qual è la soluzione alternativa proposta dagli animalisti? “Consegnare gli orsi su cui pende una condanna di morte alle associazioni che hanno già trovato per loro una sistemazione altrove. Quanto agli altri, la responsabilità è dell’amministrazione che aveva il compito e il dovere di mettere in sicurezza la zona. Il Trentino ha preso moltissimi fondi pubblici, sia italiani che europei, per il progetto “Life Ursus” ma una volta presi i soldi con quelli avrebbe dovuto organizzare la gestione degli animali. Perché non hanno realizzato corsi di formazione con la cittadinanza, informazioni, percorsi indicati? Gli orsi sono stanziali, localizzati, perché non hanno delimitato con delle reti quell’area?
La responsabilità incide unicamente nell’Amministrazione – ribadisce Fuccelli – Fugatti sostiene di aver ereditato una situazione pregressa, una scusa di una politica becera che ci ha portato al disastro sociale in cui viviamo. Non governa da un mese, è quasi a fine mandato. Se c’è una persona che è morta, la colpa è dell’amministrazione e non dell’animale”.
Tra l’altro, aggiunge, “non è stato nemmeno stabilito ancora se di fatto quel ragazzo sia andato addosso all’animale o se l’animale abbia aggredito il runner perché correva e lo ha inseguito. Non sono state fatte ancora indagini peritali, stiamo ancora assistendo a quello che ci dice solo la Provincia, che può dire ciò che vuole. Lo abbiamo visto con l’orsa Daniza, quando l’aggressione del ragazzo è diventata il pretesto per ampliare gli impianti sciistici, cosa che non potevano fare finche c’era l’orsa che era tutelata. Una volta uccisa, hanno disboscato centinaia di ettari di bosco per realizzare il raddoppiamento delle funivie e un bacino artificiale per innevare la stazione sciistica”.
(da Trento Today)
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