IL PREFETTO DI TORINO A BARDONECCHIA PER RINGRAZIARE I VOLONTARI DELLA ONG: “FATE UN OTTIMO LAVORO”
LE AUTORITA’ FRANCESI CONTINUANO A DELIRARE, PER LORO E’ TUTTO REGOLARE… IL VIMINALE DEVE ANCORA SPIEGARE PERCHE’ NON HA ARRESTATO I GENDARMI FRANCESI SU CUI ORA INDAGA LA MAGISTRATURA
Oggi è salito a Bardonecchia il prefetto di Torino: “Sono stato a Bardonecchia per portare il mio saluto al sindaco e a chi opera nella saletta vicino alla stazione” spiega il prefetto Renato Saccone che questa mattina ha incontrato il sindaco Francesco Avato, i mediatori culturali del Comune e i volontari di Rainbow4Africa.
“Il progetto che coinvolge la saletta della stazione è un progetto istituzionale gestito dal Comune in cui lavorano molti volontari ma che rientra in un piano istituzionale e coordinato”
La visita del prefetto è stato un incontro istituzionale dopo i fatti di venerdì quando un gruppo di doganieri francesi ha fatto irruzione nella sala vicino alla stazione adibita all’ospitalità dei migranti che da qui tentano il passaggio in Francia attraverso il Colle della Scala.
“Di quel che è successo si sta discutendo a livello nazionale un dialogo che va oltre le competenze di una singola prefettura”, ha precisato Saccone che sabato aveva incontrato anche il vescovo di Susa ei sindaci coinvolti dall’emergenza migranti.
Il lavoro dei mediatori culturali ingaggiati dal Comune di Bardonecchia e dei volontari dell’associazione Rainbow4Africa non si è mai fermato.
Nelle ultime ore è stato soccorso un migrante minorenne. “Il progetto non si ferma – spiega il sindaco di Bardonecchia, Francesco Avato – il nostro obiettivo è continuare a lavorare per evitare che Bardonecchia diventi una nuova Ventimiglia”
Tra l’altro il prefetto Saccone dovrebbe incontrare il collega francese a Chambery il 16 aprile per discutere del progetto di cooperazione tra Italia e Francia prima che scoppiasse il caso Bardonecchia.
Ora l’incidente diplomatico dell’altro giorno potrebbe anche far slittare o cancellare l’appuntamento. Quasi certamente prima di quella data il ministro francese responsabile delle Dogane Gerald Darmanin incontrerà rappresentanti del governo italiano per chiarire le ombre. Ieri intanto il ministro ha deciso di sospendere i controlli di gendarmi e agenti delle Dogane in territorio italiano e ha sottolineato come l’Italia “sia una sorella della Francia”.
Bardonecchia è “un paese solidale”.A dirlo è don Franco Tonda, il parroco della località dell’Alta Valsusa sulla nuova rotta dei migranti. “Hanno iniziato ad arrivare la scorsa estate – racconta -. C’era bel tempo, passavano senza fermarsi. Con l’inverno, però, la situazione è peggiorata”.Anche la parrocchia, con i volontari della Caritas, si è subito mobilitata per assistere i profughi di passaggio. “Abbiamo raccolto indumenti da regalare, come qualche giacca a vento, e portato bevande calde. Il Comune si è subito attivato. Ma nonostante si spieghino ai migranti i pericoli del viaggio, loro vogliono andare avanti…”
La Francia non cambia atteggiamento sulla vicenda di Bardonecchia: “Non c’è stata nessuna violazione della sovranità italiana, solo un stretta applicazione dell’accordo del 1990 che consente di effettuare da una parte e dell’altra delle frontiera dei controlli”: lo ha ribadito il gabinetto del ministro dell’Azione e dei Conti pubblici, Gerald Darmanin. Un parere che era già stato espresso sabato ma che non aveva soddisfatto la Farnesina che ha deciso di sospendere la possibilità per gli agenti francesi di intervenire sul suolo italiano.
(da agenzie)
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