IL PREGIUDICATO FARA’ PAGARE IVA E IMU AGLI ITALIANI: BERLUSCONI ORDINA LA CRISI DI GOVERNO PER NON AVERGLI GARANTITO L’IMPUNITA’ PERPETUA
IL PDL RITIRA I MINISTRI E CERCA DI ADDOSSARNE LA RESPONSABILITA’ AGLI ALTRI… ALFANO SCATTA SULL’ATTENTI, CICCHITTO E’ CRITICO
Fine del governo Letta.
Tutto accade dopo una nota di Silvio Berlusconi diramata nel pomeriggio, in cui chiede ai ministri del Pdl di “valutare l’opportunità di presentare immediatamente le proprie dimissioni per non rendersi complici, e per non rendere complice il Popolo della Libertà , di una ulteriore odiosa vessazione imposta dalla sinistra agli italiani”. Pochi minuti dopo il ministro dell’Interno e vicepremier Angelino Alfano esegue: l’invito è stato accolto.
“I ministri del Pdl — ha comunicato la portavoce del segretario Pdl dicendo di parlare a nome di tutta la delegazione del Popolo della Libertà – rassegnano le proprie dimissioni”.
Dalla compagine di centrodestra presente nell’esecutivo viene così condivisa la proposta del capogruppo alla Camera Renato Brunetta che aveva chiesto ai colleghi di partito di dimettersi in massa.
E viene disatteso anche l’invito di Giorgio Napolitano di garantire continuità e non una “campagna elettorale permanente”.
E il Quirinale in una nota fa sapere che il Presidente della Repubblica “dopo il rientro a Roma concorderà con il Presidente Letta l’incontro che le decisioni odierne rendono necessario”.
Per parte loro, i ministri di centrodestra confermano: “Non ci sono condizioni per restare”. Il motivo? Sono le “conclusioni alle quali il consiglio dei ministri di ieri è giunto sui temi della giustizia e del fisco“, proprio come era scritto nella nota del Cavaliere.
Se da un lato le dichiarazioni ufficiali vogliono fare ricadere sull’aumento dell’Iva la responsabilità della crisi dell’esecutivo, in realtà il braccio di ferro tra i ministri Pdl e Letta è legato alla decadenza di Berlusconi da senatore, a seguito della sentenza della Cassazione che ha confermato la condanna a quattro anni per frode fiscale.
Infatti Alfano aveva chiesto invano a Letta un decreto interpretativo sulla legge Severino.
I ministri Pdl spiegano però che le loro dimissioni sono dovute all’aumento dell’Iva, replicando quanto scritto nella nota dell’ex premier. Ma il presidente del Consiglio Enrico Letta risponde a stretto giro: la colpa dell’aumento dell’imposta è dovuta alle dimissioni del Pdl e chiede un “chiarimento in Parlamento, davanti al Paese“.
E, secondo fonti di Palazzo Chigi, il tentativo di “rovesciare la questione” è contraddetto dai fatti perchè il mancato intervento sull’imposta è frutto delle dimissioni dei suoi parlamentari e quindi del fatto che non era garantita la conversione del dl in legge.
Interviene sul passo indietro dei ministri di centrodestra anche il segretario del Partito democratico Guglielmo Epifani secondo cui le dimissioni “sono una ulteriore azione di sfascio per l’azione del governo” e aprono “formalmente nei fatti una crisi”. Ora, prosegue il leader democratico, “dovremo valutare esattamente le conseguenze di questo. L’irresponsabilità sta salendo a livelli che non erano razionalmente valutabili”. Fabrizio Cicchitto ha criticato le modalità con cui si è arrivati alle dimissioni dei ministri del Pdl.
“Prima di arrivare a questo passo, ha spiegato, sarebbe stata necessaria «una discussione approfondita» negli organismi dirigenti e nei gruppi parlamentari del Pdl.
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