IL RISCATTO DEL MERIDIONE PUO’ AVVENIRE SOLO ATTRAVERSO LA SUA EMANCIPAZIONE
DA “TERRA DI CONQUISTA” PER POLITICI COLLUSI E FACCENDIERI A NUOVA FRONTIERA VALORIALE
Il razzismo è una tipica connotazione, negletta e vergognosa del popolo italico.
Talvolta, puntare il dito contro “lo straniero” – come fanno Salvini, la Meloni & Company – serve soltanto a distrarre l’attenzione ed a trasmettere “la finta idea” del popolo unito e coeso da un unico destino.
La verità è che l’‎Italia‬ è sempre stata sostanzialemente divisa in due.
Anzi, c’è stato un tempo in cui il ‪‎meridione‬ – grazie all’avveduto regno dei Borbone – è stato davvero grande, sia economicamente che “politicamente parlando”.
Ma quella è storia vecchia, ormai.
“L’attualità post-unitaria e repubblicana” ci ha sempre “regalato” un meridione arrendevolmente cedevole.
Sistematica “terra di conquista”, per i politici collusi, per i mafiosi, per i camorristi e per i faccendieri d’ogni sorta.
Il meridione quale panacea dello sfuttamento ed incarnazione – sistemico e sistematico – della peggiore politica di tutti i tempi: quell’assistenzialismo che i meridionali non vogliono, ma a cui la maggior parte della popolazione è stata “vergognosamente istruita”.
Il meridione – proprio come il suo popolo – ha risorse immense. potenzialità enormi ed una ricchezza morale, valoriale ed economico-produttiva unica al mondo.
Se solo la si smettesse con le politiche dell’emergenza e si puntasse dritti su quelle dell’emancipazione vera e sincera, sarebbe, da subito, tutta un’altra storia.
Una storia che non smetterò mai di sognare e di rincorrere, anche ad occhi aperti…
Salvatore Castello
Right BLU – La Destra Liberale
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