IL SEGRETARIO PD DI CHIOGGIA AVEVA UN CONTRATTO CON LA “SPIAGGIA FASCISTA”
“HO LAVORATO COME CAMERIERE, NON HO MAI VISTO RIFERIMENTI AL FASCISMO”… SCARPA NON E’ IL TITOLARE DEI BAGNI MA SOLO UN DIPENDENTE “ANIMATORE”
Il segretario del Pd di Chioggia, Terry Manfrin, aveva un contratto a chiamata nella “spiaggia nera” di Punta Canna.
Lo ha scoperto il giornale la Verità , che ha anche pubblicato un’intervista in cui Manfrin conferma di aver firmato un contratto con lo stabilimento balneare lo scorso 23 giugno, pur non avendo mai prestato servizio.
Il segretario aggiunge dei retroscena interessanti sulla spiaggia di Chioggia: ad esempio, spiega che Gianni Scarpa, presentato sui giornali come il gestore dello stabilimento, e intervistato per le sue presunte simpatie fasciste, è in realtà solo un dipendente della spiaggia.
Un “volto storico” per i clienti che però non ha quote dell’azienda.
Lo spiega bene Manfrin: “A Punta Canna il signor Gianni Scarpa figura come dipendente. Ma non è in azienda. Siccome Chioggia non è grandissima, alcuni miei amici coetanei sono proprietari di alcune quote societarie e mi hanno chiesto se, in caso di bisogno, avessi potuto andar lì ad aiutare”.
Ed era risaputo in paese che Gianni Scarpa fosse un personaggio fuori dalla norma: “Quello che tengo a precisare è che a Chioggia giravano voci da alcuni anni circa questo personaggio un po’ eclettico, ma io nulla sapevo circa i messaggi di apologia del fascismo”.
Il segretario locale chiarisce le sue responsabilità : spiega di non essere stato al corrente dei simboli “fascisti” che venivano esposti nello stabilimento, e di essersi dimesso non appena questo è venuto fuori.
Il segretario di Chioggia era già stato allo stabilimento “per prendere un caffè” ma non aveva visto il busto di Mussolini e cartelli nostalgici: “Ho visto i cartelli sulla disciplina e sull’ordine ma di Mussolini io non ho mai visto nulla”.
Tuttavia, la posizione del Pd di Chioggia è chiara: “Noi chiediamo che il signor Gianni Scarpa venga punito…Nel caso vi sia la presenza di reati, chiediamo che sia revocata la concessione demaniale”. Intanto Terry Manfrin ha già tratto le sue conclusioni e si è dimesso dalla spiaggia.
(da “Huffingtonpost”)
Leave a Reply