LO SQUALLIDO INSULTO ANTISEMITA DI CORSARO A FIANO: “SOPRACCIGLIA COSI’ PER COPRIRE I SEGNI DELLA CIRCONCISIONE”
ORA ANCHE L’APPARTENENZA A UNA RELIGIONE E’ DIVENTATA UN CRIMINE… CORSARO FAREBBE BENE A TOGLIERE IL DISTURBO DAL PARLAMENTO
“Che poi, le sopracciglia le porta così per coprire i segni della circoncisione…”.
È con questo commento che Massimo Corsaro, ex Fratelli d’Italia e oggi nella componente fittiana al gruppo Misto alla Camera di Direzione Italia, ha attaccato via Facebook il deputato Pd Emanuele Fiano, primo firmatario della proposta di legge che mira a introdurre il reato di propaganda fascista.
Un insulto, lo definisce Ruben Della Rocca, vicepresidente della Comunità ebraica di Roma, “antisemita e per giunta su un particolare fisico: ricorda esattamente le vignette antisemite degli anni ’30, il ‘Manifesto della razza’”, commenta ad HuffPost.
“Massima solidarietà a Emanuele Fiano. Ma io mi ritengo indignato da ebreo”, prosegue Della Rocca.
La storia della famiglia di Fiano è ben nota: oltre a essere un esponente della comunità ebraica milanese, è figlio di Nedo, deportato ad Auschwitz con tutta la sua famiglia e unico sopravvissuto al campo di concentramento nazista.
“Non è possibile che nella dialettica politica si scelga l’insulto per contrastare l’avversario”, prosegue il vicepresidente della comunità ebraica della Capitale.
“Per di più è un insulto legato a una regola religiosa e sacra dell’ebraismo. Sono molto preoccupato per l’Italia perchè mi sembra che questo fenomeno ricorra abbastanza spesso e da più parti. L’altro giorno abbiamo avuto gli ultras di una squadra di calcio che inneggiavano ad Hitler senza che nessuno dicesse nulla. Milioni di morti non sono una goliardata”, conclude Della Rocca.
A stretto giro arriva anche la replica del diretto interessato: “Questo commento è di un deputato della Repubblica italiana. Gruppo Fitto. Sì io sono circonciso ed ebreo. Orgogliosamente. Massimo Corsaro invece esprime oggi il peggio dell’antisemitismo con questo post. Mi dispiace per mio padre e per tutti quelli che per via della circoncisione sono stati torturati, massacrati o uccisi. Mi dispiace che la mia battaglia culturale non sia stata abbastanza forte contro tutti questi. Non mi farete tacere”, scrive Emanuele Fiano su Facebook.
(da “Huffingtonpost”)
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