IL SUCCESSONE DI SALVINI: GENITORI A SCUOLA SOLO CON IL GREEN PASS E NIENTE STIPENDIO AGLI STATALI SENZA IL CERTIFICATO
ALTRO CHE PROCLAMI PER I GONZI DEL LEGHISTA, IL GREEN PASS SARA’ SEMPRE PIU’ NECESSARIO
Ieri il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto-legge che con nuove misure urgenti per fronteggiare l’emergenza da Covid-19 in ambito scolastico, della formazione superiore e socio sanitario-assistenziale.
Ovvero il green pass sarà necessario anche per i genitori che entrano a scuola, o per le tate. Ed è in arrivo anche un’altra novità: gli statali senza certificato verde potrebbero vedere il loro stipendio sospeso.
Ma Salvini non aveva parlato con Draghi ed era contento dei risultati ottenuti?
Infatti, e le nuove norme sono in vigore fino al 31 dicembre, chiunque accede a tutte le strutture delle istituzioni scolastiche, educative e formative è tenuto a possedere la Certificazione Verde.
Questa disposizione non si applica ai bambini, agli alunni e agli studenti nonché ai frequentanti i sistemi regionali di formazione. Il dirigente scolastico e i responsabili di tutte le istituzioni scolastiche, educative e formative hanno il compito di controllare il possesso del Green Pass da parte del lavoratore.
Nel caso in cui l’accesso alle strutture sia motivato da ragioni di servizio o di lavoro, la verifica sul rispetto delle prescrizioni deve essere effettuata anche dai rispettivi datori di lavoro. Quindi anche mamme e papà, e ovviamente baby sitter o qualsiasi adulto delegato a entrare nella scuola per le necessità di bambini e ragazzi dovrà avere il green pass.
Spiega Il Messaggero:
Per i docenti e i bidelli il Qr code valido è necessario per lavorare, visto che senza la certificazione risultano assenti ingiustificati, hanno una sanzione da 400 a mille euro e la sospensione dal servizio dopo il 5 giorno di assenza. I genitori non avranno alcuna sanzione, ovviamente, ma non potranno accedere a scuola
Ma non è finita qui: infatti nonostante i proclami di Salvini il percorso del green pass non si fermerà.
Ieri il ministro della Salute Roberto Speranza rispondendo alla domanda “Sull’allargamento del Green Pass avete ceduto a Salvini?”, ha spiegato intervistato dal direttore de La Stampa Massimo Giannini, al “Festival Ritorno al futuro.
La lezione di Covid e il domani che ci aspetta”: “Assolutamente no, la nostra valutazione su questa materia è sempre di natura sanitaria, sul piano delle scelte di merito, e anche di grande attenzione sul piano della scrittura delle norme. Io penso che questi temi saranno ancora affrontati, ma non vedo nessun elemento di natura politica, c’è solo l’interesse del Paese. Le dinamiche politiche non posso avere spazio, sono troppo piccole rispetto alla posta in gioco. Chiedo a tutti un atteggiamento diverso: non si fa politica sul Covid. E pensare di poter prendere qualche voto su questa materia fa solo male al Paese.
“Stiamo estendendo il Green pass e lo estenderemo ancora nelle prossime settimane e come ha detto il presidente Draghi l’obbligo è una facoltà che la Costituzione ci offre all’articolo 32. Il vaccino Covid è già obbligatorio per il personale sanitario e con il decreto approvato oggi – ha ricordato il ministro – lo è anche per il personale non sanitario esterno o interno che lavorano nelle Rsa, luoghi molto delicati e una ferita per il Paese per quello che è successo”, ha aggiunto.
E infatti nei prossimi giorni con ogni probabilità la prossima settimana, toccherà alla Pubblica amministrazione: come spiega Il Messaggero, “il ministro della Pa, Renato Brunetta, sta lavorando da tempo al provvedimento e il testo, filtra da fonti di governo, «è pressoché pronto». «Si tratta solo di decidere nel dettaglio il sistema dei controlli», che dovrebbero spettare al capo ufficio”:
Salvini chiede che l’obbligo del lasciapassare verde sia limitato al personale a contatto con il pubblico, ma è considerato «certo» che la misura riguarderà «l’intero comparto del pubblico impiego».
Tutti i dipendenti pubblici, insomma. Senza eccezioni, se non per quelli che per ragioni di salute non possono vaccinarsi. La sanzione sarà uguale a quella adottata per i professori: dopo 5 giorni scatterà la sospensione dallo stipendio
Insomma il green pass che da oggi è obbligatorio per il personale scolastico, nelle Rsa, per i dipendenti delle aziende e alle coop che forniscono servizi di mensa, pulizia e guardiani nelle scuole e nelle università presto diverrà obbligatorio anche per il personale di pubblici esercizi come bar e ristoranti al chiuso, cinema e teatri, palestre e piscine, aerei, navi, bus e treni a lunga percorrenza, stadi e congressi, sale gioco e parchi tematici. Oltre che per il pubblico impiego.
(da NextQuotidiano)
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