IL VIDEO DEGLI INSULTI RAZZISTI DEL CALCIATORE DEL MONREGALE
INSULTI IRRIPETIBILI CONTRO UNA DONNA DI COLORE DOPO AVER CAUSATO UN INCIDENTE PERCHE’ “FUSO E UBRIACO”… VIOLATO IL CODICE ETICO, LA SOCIETA DI CALCIO DOVREBBE CACCIARLO MA TACE, LO SPONSOR SE NE VA
«In poche parole c’è una ne*ra di merda che pensa di avere dei diritti, e tra l’altro sta ne*ra è pure donna, quindi già “donna” e “diritti” non dovrebbero stare nella stessa frase, in più se aggiungi un “ne*ra”… quindi fa già ridere così no?»: un video che ritrae il giocatore del Monregale Calcio Marco Rossi che pronuncia una serie di frasi razziste nei confronti di una donna con la quale ha avuto un diverbio dopo un incidente stradale gira da una ventina di giorni sui social network.
Il video continua così: «Però, in poche parole sto orangotango del cazzo ha avuto la brillante idea di denunciarmi per falsa testimonianza. Che però, forse è vero un po’ di falso l’ho dichiarato perchè ero fuso e ubriaco, ci sta. Però per principio non mi devi rompere il cazzo anche perchè you are black, diocan, ne*ra di merda! E niente, bon, in poche parole io adesso dovrei pagare la macchina a una solo perchè sa fare il cous cous: ma baciami il cazzo va’, puttana! Puttana! Troia! Poi ho preso la macchina di mia madre, ho preso l’autovelox, non ho pagato una lira e devo pagare la macchina a te dicocan, se sempre se si può chiamare macchina quella merda di triclo che c’hai. Troia, lavami i pavimenti».
Il 19 giugno scorso la società Monregale calcio aveva annunciato che avrebbe convocato il giocatore per “chiarimenti”, ma da allora della storia non si è saputo più nulla.
“In riferimento all’episodio relativo alla pubblicazione di un video dai contenuti razzisti e sessisti diffuso sui social network da parte di un proprio tesserato, Monregale Calcio prende fortemente le distanze da quanto contenuto nel video, denigrando da sempre ogni forma di discriminazione di qualsiasi genere. La società è da sempre impegnata a promuovere comportamenti, progetti e iniziative che favoriscano l’integrazione sociale, sulla scorta dei contenuti della Carta federale dei diritti del bambino e del proprio Codice etico. L’episodio in questione, dal quale la società si dissocia profondamente, è avvenuto in un contesto totalmente estraneo alle dinamiche del calcio e della pratica sportiva (peraltro ferma dal febbraio scorso), afferendo esclusivamente alla sfera personale e privata del tesserato. Ciononostante, sarà cura della Monregale Calcio e del suo Consiglio di Amministrazione convocare il ragazzo per opportuni chiarimenti sulla questione.”
Oggi i commenti sotto l’ultimo post su facebook del Monregale sono pieni di gente infuriata che chiede conto della questione, ma la società non sembra avere alcuna voglia di rispondere:
Intanto Banca Alpi Marittime, ultimo sponsor della società , si è dissociata dal comportamento del giocatore: «In riferimento all’episodio relativo alla pubblicazione di un video dai contenuti razzisti e sessisti diffuso sui social network, prendiamo fortemente le distanze». Lo sponsor chiede alla società «di emettere al piuÌ€ presto un comunicato ufficiale, per spiegare quali iniziative abbiano assunto nei confronti del suo calciatore, ovviamente nei limiti di quanto di loro competenza e del loro ruolo». La banca precisa inoltre che «attualmente la partnership tra Banca Alpi Marittime e la Monregale Calcio eÌ€ terminata a giugno 2020, con la fine del contratto di sponsorizzazione».
La società , dopo aver rilasciato un comunicato in data 25 giugno in cui prometteva chiarimenti, non ha fatto NULLA, se non oscurare i commenti su Facebook e disabitarli su Instagram.
Il calciatore è ancora regolarmente tesserato.
(da agenzie)
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