IN CALO BADANTI E COLF, MA SEMPRE PIU’ SONO ITALIANI
NEL 2015 L’INPS HA RILEVATO UN CALO DEL 2,26%… IL NUMERO DEGLI ITALIANI E’ IN CONTROTENDENZA: + 4,23%
La doppia faccia della crisi economica emerge anche dai dati dell’Inps sui lavoratori domestici: se da un lato colf e badanti sono in costante calo, dall’altro sono in aumento i collaboratori domestici italiani.
Come se la disoccupazione avesse fatto riscoprire ai nostri connazionali un mestiere quasi dimenticato.
Nel 2015, secondo l’istituto di previdenza i domestici sono stati 886.125, in calo del 2,26% sul 2014.
Ma a fronte dell’andamento decrescente della categoria registrato nel triennio 2013-15, tra gli italiani si registra un andamento crescente pari al 4,23% nel 2015 (quando hanno raggiunto quota 213.931) rispetto al 2014.
Quelli stranieri sono invece diminuiti del 4,16% (a quota 672.194) rispetto all’anno prima.
In generale si conferma una netta prevalenza delle donne, che nel 2015 hanno peraltro raggiunto il valore massimo degli ultimi sei anni, pari all’87,8% (777.797).
Invece, guardando alle presenze regione per regione, quella che registra il maggior numero di lavoratori domestici è la Lombardia, con 160.587 collaboratori pari al 18,1%, seguita dal Lazio (15,0%), dall’Emilia Romagna (9%) e dalla Toscana (8,5%). In queste quattro regioni si concentra più della metà dei domestici in Italia.
La composizione in base alla nazionalità evidenzia una forte prevalenza di lavoratori stranieri, che nel 2015 risultano essere il 75,9% del totale (provenienti per lo più dall’Europa dell’Est).
Guardando, infine, alla tipologia del lavoro, nel 2015 il numero di badanti, rispetto all’anno precedente, registra un lieve aumento (+2,2%), ma con un sostanziale incremento dei badanti di nazionalità italiana (+13%).
Il numero di colf, invece, evidenzia un decremento pari al -5,4%, in questo caso i lavoratori italiani fanno registrare una variazione in controtendenza (+0,3%).
(da agenzie)
Leave a Reply