IN MOLISE SI RICONTEGGIANO I VOTI, GIA’ 500 VOTI SOTTRATTI A FRATTURA GLI SONO STATI RIASSEGNATI, EMERGONO ILLECITI A FAVORE DI IORIO (PDL)
ARRIVA PERSINO LA DIGOS IN TRIBUNALE PER EVITARE LA RISSA TRA URLA, SPINTONI E ACCUSE DI BROGLI ELETTORALI….APPENA 1505 VOTI AVEVANO DECRETATO LA VITTORIA DI IORIO, MA MOLTI VERBALI SONO STATI TAROCCATI…OGGI SI RICOMINCIANO A ESAMINARE MIGLIAIA DI SCHEDE
Urla, spintoni, accuse di brogli elettorali, avvocati in fibrillazione, i fogli dei verbali di seggio che volano, il senatore del centrodestra Ulisse Di Giacomo che minaccia il magistrato addetto alla verifica dei voti.
Tra carabinieri allibiti e agenti della Digos in borghese allertati.
Alla fine sono circa 500 i voti recuperatia favore del candidato di centrosinistra, Paolo Di Laura Frattura, sconfitto per sole 1505 preferenze da Michele Iorio alle Regionali del Molise di due settimane fa.
E oggi il secondo round, che potrebbe portare a un clamoroso capovolgimento del risultato.
Quella che doveva essere la giornata della proclamazione degli eletti, si è trasformata venerdì nei tempi supplementari di una partita ancora tutta da giocare.
Dopo un’ istanza d’ urgenza del legale di Frattura, le due commissioni elettorali dei tribunali di Isernia e Campobasso hanno verificato la congruità dei verbali e dei tabulati mandati la notte del 17 ottobre dalle 392 sezioni.
A Campobasso sul 10 per cento delle sezioni controllate sono stati “ritrovati” 474 voti non assegnati a Frattura.
«Non erano stati scritti nei verbali – spiega l’ avvocato Salvatore di Pardo – in alcuni casi sono stati assegnati al candidato di centrodestra».
Il vantaggio di Iorio si assottiglia a sole 1000 preferenze, e con il 90 per cento delle sezioni provinciali ancora da ricontrollare.
È in quel momento, quando sono usciti i nuovi dati, che davanti all’ aula del tribunale di Campobasso, è scoppiata la protesta scomposta degli uomini del centrodestra, con alcuni agenti della digos chiamati a vigilare.
Il senatore Di Giacomo, coordinatore regionale del Pdl, ha minacciato di denunciare il giudice Stefano Calabria, colpevole a suo avviso di voler ribaltare il risultato con una procedura fuori dalla norma.
«Un conto è chiedere la verifica del risultato – ha spiegato Di Giacomo – altro è stravolgere la legalità per avere ragione per forza» (teoria allucinante).
Calabria, a sua volta, avrebbe detto ai suoi colleghi di volersi dimettere se le pressioni da parte dei politici locali dovessero continuare.
In realtà la procedura di verifica su istanza di parte è prevista dal regolamento.
Ad Isernia i magistrati incaricati hanno trovato irregolarità in una decina di sezioni.
In alcuni casi i voti riportati nei verbali sarebbero addirittura superiori ai votanti.
Ma quella commissione, pur avendo dichiarato «non attendibili» alcuni verbali, ha interrotto le verifiche, che saranno riprese il 2 novembre.
A Campobasso, invece, le operazioni riprenderanno oggi con altre 69 sezioni. «Strano che proprio quei voti in mio favore siano scomparsi – commenta Frattura – sono sicuro che vinceremo. E se sarà necessario, faremo anche ricorso al Tar per il riconteggio di tutte le schede. I nostri dati ci davano in vantaggio di 3 mila voti fino alle tre della notte del conteggio. Poi ci fu un’ inspiegabile crollo”.
Altro caso strano: al quartier generale di Iorio si dava per certa la sconfitta, mentre a quello di Frattura si festeggiava, sulla base dei risultati che erano stati portati dai rappresentenati di lista.
Poi improvvisamente il ribaltamento.
Ora forse si riuscirà a fare chiarezza.
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