IN RAI SEI NUOVE DIREZIONI E BEN QUATTRO DIRETTORI: POLTRONIFICIO SOVRANISTA
ROSSI SI DOTA DI UN SUO STAFF… DOPO IL RIFIUTO DI PORRO TORNA IN AUGE GILETTI
Miracolo a Mazzini. Le direzioni Rai si sono moltiplicate come i pani e i pesci, l’acqua del dipendente semplice è diventata vino. I patrioti Rai si stanno sbronzando di titoli. Ben sei nuove direzioni lievitate. E’ meglio delle nozze di Cana. Nasce infatti la nuova carica, virgolettiamo, “direttore della direzione staff del direttore Generale Corporate”. Kafka, mo’ te corco’.
Invitato a nozze Rai, l’ad Sergio, noto (demo)cristiano, ha indicato il profeta Giampaolo Rossi (Gp). Alle sue segretarie, Sergio ha suggerito: “Fate quello che lui vi dirà”. E’ stato così che il foglio, l’ordine di servizio aziendale, si fece carne, e la carne di Davide Di Gregorio si è fatta carne santa di “direttore della direzione dello staff del direttore generale”. Di Gregorio diventa la spalla del profeta Gp, che avrà anche lui uno staff. Ma Di Gregorio, chi è? Per settimane, la Talpa Rai d’Italia, il giornalista Rai-FdI, ha dominato. Il giornalista Rai-Pd ha deciso adesso di dire la sua e di fare la Puzzola. Non crede più nella spinta propulsiva di Schlein: “Mia madre ottantenne non si collega certo a Instagram, ma guarda il Tg1 condotto da Valeria Cucchiaroni”. Inizia a mandare dispacci. Dice che Marco Cunsolo (promosso direttore della direzione produzione tv) è samaritano di Angelo Mellone e che la vera grande parabola riguarda la comunicazione Rai. Nicola Rao, ex direttore del Tg 2, quota FdI, è stato infatti nominato “direttore della direzione comunicazione”. In Rai sono tutti direttori alla seconda, come minimo. Quella affidata a Rao è una direzione appena istituita. Nuovissima. Il lavoro di Rao, in precedenza, era svolto da Pierluigi Colantoni, nominato direttore della comunicazione ai tempi di Fuortes.
Se Rao diventa quello che era Colantoni, Colantoni cosa diventa? Semplice. Una carica fratto quattro. Colantoni è nominato, sempre nello stesso ufficio di Rao, “responsabile della creatività”. Ma per comunicare c’era, e resta, Fabrizio Cassinelli (già capo ufficio stampa di Silvio Berlusconi) che viene nominato, a sua volta, “responsabile ufficio stampa”, sempre in qualità di direttore. Il quarto direttore, sotto le direzione di Rao, è Antonio Marco Zela, area FdI, nominato “responsabile di relazioni esterne e comunicazione corporate”. Quando se ne fa uno, di miracolo, lo aveva capito pure Gesù, i fedeli non ti mollano. Altra direzione creata, per opera dello spirito Sergio, è quella di Giuseppe Pasciucco. E’ stato da poco indicato presidente di Rai Way, ma ora è anche “Direttore della Direzione Coordinamento iniziative Strategiche”. Esce dal sepolcro Rai pure la direzione “Affari fiscali e Tax Compliance” lucidata per Maurizio Fattaccio, area Lega, che era vicedirettore. E’ nuova anche questa. Altre direzioni novità sono quelle di Maurizio Imbriale ( vicedirettore, quota Lega), imbellettato direttore dei contenuti radiofonici digitali, e quella di Marco Lanzarone (quota Sergio) che si occupa di contenuti radiofonici trasmediali. La Puzzola, essendo del Pd, è precisina: “Un capoverso lo merita Monica Caccavelli, direttrice della direzione Safety & Security. La direzione che era di Maurizio Cenni. La notizia è che Cenni diventa “senior advisor alle dirette dipendenze del direttore della direzione Safety & Security. Vale a dire di Caccavelli”. Talpa, dove sei?
La Talpa dice che “ce’ stamo a fare traviare da ste’ puzzole puzzoni” e che stiamo dimenticando la vera notizia. Sta tornando fortissimo il nome di Giletti in Rai, per disperazione, dopo il rifiuto di Porro. Ma la Puzzola non smette. Ci tampina. Dice che Cenni è il marito di Giusy Carrubba, la responsabile della segreteria dell’ex ad Fuortes. A Sanremo, Carrubba era in prima fila con quel vecchio eroe. Un’altra nomina è quella Paola Sciommeri, direttrice delle Infrastrutture immobiliari. Detiene anche l’interim del coordinamento sede regionali ed estere, ma, come precisa la Puzzola, “quest’ultima sarà la prossima tunica di Gianfranco Zinzilli, area Forza Italia”. L’unico a cui è stato tolto il calice è Luigi Meloni, che da direttore del coordinamento sedi regionali- estere retrocede a “responsabile della struttura corrispondenti esteri”. Aveva sicuramente la tessera Vianello è Libertà (il partito di Andrea Vianello, il Filottete del Pd, il direttore che è stato allontanato a Rai San Marino). Per farci spiegare questa nuova religione Rai abbiamo contattato le fonti ufficiali che ci hanno rimandato alla direzione delle direzioni, poi svolta a destra, altri cento metri a sinistra, di nuovo destra. A chiusura di giornale, ci siamo persi. Ma fare il direttore della viabilità Rai? Così, tanto per suggerire…
(da Il Foglio)
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