IN REGIONE LOMBARDIA OGGI COMPAIONO ALL’IMPROVVISO 282 VITTIME MAI CALCOLATE
PASTICCIO DELLA REGIONE O QUALCUNO NON LI HA CONTEGGIATI A TEMPO DEBITO PER TENERE PIU’ BASSI I DECESSI?…TANTI I DUBBI
Una scheda completamente sbagliata, poi una rettifica che genera ancora più dubbi: sulle vittime da coronavirus la Regione Lombardia questa volta ha fatto davvero un bel pasticcio.
Oggi, diffondendo il consueto bollettino, la Regione ha segnalato un aumento di 329 decessi in un colpo solo.
Dato decisamente anomalo, visto che nelle ultime due giornate eravamo attorno ai 90.
Poi il colpo di scena: la Regione pubblica una nuova scheda in cui si spiega che il totale rimane invariato: le vittime dall’inizio dell’epidemia sono 14.189. Quelle delle ultime ventiquattr’ore, però, sono solo 47. Altre 282, secondo il Pirellone, sono quelle comunicate dai Comuni.
E così sorgono nuovi dubbi, visto che proprio i Comuni a più riprese hanno ribadito di non essere a conoscenza delle vittime. Non tutte vengono comunicate con tempismo, spesso negli elenchi che vengono inviati ai sindaco sono indicate tra le persone positive alcune che sono già defunte.
E, nella gran parte dei casi, se la persona è ricoverata in altra provincia (o sotto altra Ats), il dato arriva con grande ritardo.
Una volta avvenuto il decesso, infatti, gli atti sono trasmessi dall’ospedale (in questo momento già sotto pressione) al Comune in cui l’ospedale ha sede. E, nuovo passaggio, arrivano poi al Comune di residenza.
I 282 decessi attribuiti alle comunicazioni dei Comuni, insomma, lasciano più di qualche dubbio
Uno su tutti: quando i sindaci dicono all’Ats che non sanno dei defunti, la risposta è che l’Ats comunica ciò che arriva dalle Asst.
Visto che la Regione Lombardia comunica quotidianamente proprio il dato delle Asst, è lecito chiedersi i 282 decessi da dove saltano fuori.
Come si può credere alla tesi che i 282 decessi siano “eccedenze” che i Comuni contabilizzano solo a fine mese? E allora come mai non è accaduto un fatto analogo a fine marzo?
Il sospetto è che questi 282 morti si riferiscano a giorni in cui il picco dei decessi era già troppo alto ed era opportuno spalmarli in periodi con decessi più bassi per non aggravare le critiche alla Regione Lombardia.
(da agenzie)
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