INCREDIBILE CHE UN PREMIER VADA AD ACCOGLIERE UN CONDANNATO ALL’ERGASTOLO IN AEROPORTO COME FOSSE UN EROE: “FIERA DEL LAVORO DEL GOVERNO”
CHICO FORTI E’ STATO CONDANNATO PER OMICIDIO NEGLI STATI UNITI, L’ITALIA HA OTTENUTO CHE POSSA SCONTARE IL RESTO DELLA PENA IN ITALIA (DOVE OTTERRA’ SUBITO LA LIBERTA’ VIGILATA)… GIUSTO FARLO TORNARE IN ITALIA, MA GLI ONORI SI RENDONO SOLO AI MARTIRI, NON AI CONDANNATI PER OMICIDIO
La notizia era trapelata già nelle scorse ore e in effetti il rientro in Italia di Chico Forti è avvenuto già oggi, sabato 18 maggio. Nei giorni scorsi il 65enne trentino era stato scarcerato da un istituto penitenziario della Florida dopo una detenzione lunga 24 anni. Il Falcon 2000 del 31esimo Stormo dell’Aeronautica italiana nelle scorse ore è partito da Miami per riportare in patria l’imprenditore condannato all’ergastolo per omicidio.
«Chico Forti è tornato in Italia. Fiera del lavoro del Governo italiano. Ci tengo a ringraziare nuovamente la diplomazia italiana e le autorità degli Stati Uniti per la loro collaborazione». Queste le parole della premier Giorgia Meloni che ha accolto il 65enne trentino, atterrato oggi a Pratica di Mare dagli USA, dove era detenuto. L’uomo, condannato per omicidio, rientra oggi dopo la lunga detenzione negli Stati Uniti.
Il 16 maggio era stato rilasciato dal carcere di Miami e la premier aveva annunciato il suo ritorno il primo marzo scorso. Nel 2020 a promettere il ritorno in Italia di Forti era stato l’allora vicepremier Luigi Di Maio. Ma poi la procedura si era interrotta. Forti dopo l’atterraggio a bordo del Falcon 2000, sarà portato in un carcere della Capitale, Rebibbia, per poi esser trasferito a Verona. La destinazione veneta deve attendere perché oggi nella struttura circondariale si è tenuta una visita di Papa Francesco. L’avvocato Carlo Delle Vedove, uno dei legali che ha seguito l’iter per il ritorno dagli Usa del 65enne trentino, dice all’agenzia di stampa Ansa che «il trasferimento in Italia di Forti è il completamento di tutte le procedure giudiziarie, intraprese davanti alle autorità degli Usa. Con Forti ci siamo sentiti l’ultima volta lunedì, era un po’ ansioso, ci sentivamo tutti i lunedì. Ringraziamo tutte le autorità italiane e americane che hanno seguito il suo caso».
Chico Forti è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio di Dale Pike, figlio di Anthony Pike, dal quale l’imprenditore trentino stava acquistando il Pikes Hotel, a Ibiza, avvenuto nel febbraio del 1998. La condanna è arrivata nel 2000 e Forti è stato rinchiuso nel Dade correctional institution di Florida City, vicino a Miami. Lui si è sempre dichiarato innocente.
In Italia Forti sconterà ancora l’ergastolo, ma sottoponendosi alle leggi italiane, che considerano la possibilità di ottenere benefici premiali nel caso in cui siano previsti. “Dopo 26 anni dall’applicazione dell’ergastolo, se il condannato resipiscente ha dimostrato condotta irreprensibile, può ottenere la libertà condizionale”, recita la norma, e proprio a questa potrebbe appellarsi Chico Forti una volta arrivato in Italia.
E per il legale della famiglia “Forti grazie alla libertà condizionale potrebbe uscire dunque dal carcere e cominciare il periodo di cinque anni di libertà vigilata al termine del quale, se non avrà commesso ulteriori reati, potrà ottenere la piena libertà, cioè il fine pena”.
(da agenzie)
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