INTERVISTA AL SENATORE GRILLINO DISSIDENTE MASTRANGELI: “ALMENO 70 PARLAMENTARI CINQUESTELLE PER IL DIALOGO CON IL PD”
“IL CERCHIO MAGICO RINVIA LE RIUNIONI PERCHE’ ANDREBBE SOTTO”… “I CINQUESTELLE SONO DESTINATI ALL’IMPLOSIONE”
Senatore Mastrangeli ha visto: adesso fanno quello per cui lei è stato cacciato dal M5s, vanno in tv.
«Non fatevi ingannare, Grillo in tv manderà il suo cerchio magico, gli yes men, quelli che non mettono in dubbio nulla. E per comunicare non la realtà ma quello che serve».
Fico ha spiegato a Lucia Annunciata che la differenza è che lei aveva disobbedito alle decisioni della maggioranza...
«E dove siamo, nel Terzo Reich? O forse Fico crede d’essere Himmler? Io ho sempre detto che era importante comunicare fuori quello che facevamo dentro. Adesso se ne sono accorti anche loro. Ma è troppo tardi».
Troppo tardi per cosa?
«La delegazione di 163 parlamentari Cinque stelle è destinata all’implosione. Per tre, quattro motivi che adesso vi spiego».
Chiariamo prima una cosa, lei è dentro o fuori il Movimento?
«Io sono un portavoce Cinque stelle adesso formalmente iscritto al Misto ma siedo ancora nei banchi del mio gruppo. E parlo con tutti, li ascolto, so cosa si muove. Ricordo poi che solo 62 parlamentari su 163 hanno votato la mia espulsione, e la matematica mi dice che non è la maggioranza. Quando hanno passato la parola al web, hanno votato solo il 40% dei cinquantamila aventi diritto. Ancora una volta, non è la maggioranza. Poi, sia chiaro: io ho contribuito a costruire il Movimento e da casa mia non me ne vado. Altri eletti che in questi giorni stanno trovando il coraggio di parlare, dicono questa cosa: non se ne vanno anche se la pensano in maniera diversa da Grillo».
Si parla di 30-40 frondisti, scissionisti, eletti che guardano con favore all’ipotesi di un intergruppo con cui votare insieme ad altre forze politiche su alcuni temi. Concorda con questi numeri?
«Ma sono molti di più. Adesso posso rivelare un retroscena che vi piacerà molto: prima del famoso confronto con Bersani, quello andato in streaming, erano almeno 60-70 i parlamentari che erano d’accordo per dialogare con la parte sana del Pd. Sono certo che sono aumentati. Giovedì è stato rinviata la riunione comune di deputati e senatori perchè il cerchio magico ha capito che sarebbe stato la minoranza e che quella riunione sarebbe finita male. Ecco perchè l’hanno cancellata».
Quindi c’è una bella fetta di voi disposta ad allearsi?
«Di chiacchiere a volte si può morire. Se otto milioni di italiani ti votano e raggiungi il 25 per cento, è chiaro che gli elettori vogliono mandarti a governare. Lo dicono i numeri. Grillo e Casaleggio hanno detto di no a questa assunzione di responsabilità . Guardate che è frustrante stare lì a presentare disegni di legge e sapere che tanto non cambieranno nulla quando invece abbiamo avuto l’occasione unica di cambiare veramente. Certo, non da soli. Ma chi se ne frega….».
Altri espulsi come lei, Tavolazzi in Romagna, Venturino in Sicilia, stanno creando movimenti. Sarà questa l’evoluzione dei Cinque stelle?
«Non credo. Io, come altri, lavoriamo per un M5S che dialoga e si allea con altre forze politiche per cambiare le cose».
Prefigura una specie di golpe interno?
«Accadrà , è nelle cose. Per almeno quattro motivi: la batosta elettorale; la necessità di essere pragmatici e far vedere fuori che facciamo qualcosa di concreto; l’impossibilità di esprimere il proprio pensiero; nessuno, pochi, restituiranno i soldi. Non a caso Grillo ha detto l’altro giorno che verrà a prenderli per cacciarli uno per uno»
Che dice? Non restituite metà dello stipendio?
«Lei ha avuto la prova che questo è accaduto? No, perchè non è accaduto. Le aggiungo che alcuni senatori hanno già speso gli stipendi, qualcuno li ha impegnati per i prossimi anni».
Che ne pensa della violenza verbale di Grillo? Contro voi, i giornalisti, Rodotà , la Gabanelli
«Questo è un brutto vizio di Beppe, i post con le black list che scatenano e armano i linciaggi della Rete e poi delle persone. Lo ha fatto anche con me dopo il voto al presidente Grasso. Sono un ex poliziotto e chiesi l’aiuto della Digos».
Claudia Fusani
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