INTERVISTA AL VIROLOGO PREGLIASCO: “L’ESTATE AL MARE? SIAMO ANCORA NELLA FASE 1”
“DISTACCAMENTO SOCIALE IN SPIAGGIA E’ IRREALIZZABILE”… LA FRENESIA DEL “RIAPRIRE” QUANDO OGNI GIORNO SI CONTANO CENTINAIA DI MORTI
La cosiddetta “fase 2”, quella della convivenza con il virus un volta terminato il lockdown, prenderà il via il 4 maggio e includerà anche il periodo estivo.
In molti si stanno chiedendo come sarà la loro estate e anche se potranno trascorrere le proprie ferie in un luogo di villeggiatura o meno. Nonostante lo scetticismo degli esperti, il governo sta lavorando a una serie di misure, che ci permetteranno di poter andare al mare.
Ombrelloni e lettini distanziati e separati con barriere in plexiglass per prevenire il contagio in spiaggia. Non è solo una suggestione ma il rendering del progetto di un’azienda modenese che rimbalza nelle chat dei titolari degli stabilimenti balneari della Riviera Romagnola e sui social in rete. Ma come andrà veramente?
TPI ha intervistato il virologo dell’Università di Milano e presidente nazionale Anpas Fabrizio Pregliasco, che ha fatto chiarezza sull’estate 2020 per gli italiani.
Si parla moltissimo di queste nuove disposizione sull’estate al mare ma ancora non è chiaro come andrà .
Siamo ancora in una fase 1 della malattia e dobbiamo ancora sperare che ci sia un’ulteriore riduzione dei casi e una maggiore disponibilità di posti letto in terapia intensiva. Per fortuna c’è un calo dei casi ogni giorno da 9 giorni, ma è necessario che continui così per ancora un po’ di tempo. Per poter avere un risultato veramente imponente, il lockdown dovrebbe andare avanti fino a giugno. Ma è impossibile mantenere un controllo sociale per tempi così lunghi. Purtroppo si dovrà entrare in una fase 2 e la politica dovrà prendersi in carico la possibilità di valutare qual è il rischio residuo accettabile.
Possibili soluzioni, si parla di distanziamento sociale sulla spiaggia.
Distanziamento sociale sulla spiaggia lo trovo infattibile, anche in mare è tutto da capire, è uno scenario irreale. Come si fa a stare con i guanti sulla spiaggia? È tutto da vedere. Il governo rassicura sulle vacanze al mare, ma c’è un problema sul tragitto interregionale: se ci spostiamo in massa verso le regioni del sud, come la Puglia, e ci ammaliamo, mettiamo in ginocchio la sanità pugliese. Andiamo ad aggravare la condizione di reparti che possono sostenere solo un certo numero di casi.
La possibilità di prendere aerei è ancora più remota?
È vero che c’è il sistema di areazione degli aerei che è frazionato, ma io la vedo male. Anche l’uso della seconda casa nelle zone turistiche, a cosa serve? Non ha quel ritorno economico per il territorio.
(da TPI)
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