IO SONO GIORGIA E NON VOGLIO DOMANDE: IN VISTA DEL BILATERALE DI OGGI TRA GIORGIA MELONI E PEDRO SANCHEZ A ROMA, PALAZZO CHIGI HA FATTO SAPERE ALLA DELEGAZIONE SPAGNOLA CHE NON SARANNO PREVISTE DOMANDE DEI GIORNALISTI. AL TERMINE DEL VERTICE
CI SARANNO SOLO LE DICHIARAZIONI CONGIUNTE DEI DUE LEADER… LA PREMIER TEME L’IMBARAZZO DI UN CONFRONTO ITALIA-SPAGNA SULLA REALIZZAZIONE DEL PNRR?
E niente, anche questa volta Giorgia Meloni non vuole domande. Lo stupore viaggia con il premier spagnolo Pedro Sánchez, che oggi è atteso a Palazzo Chigi per un bilaterale tra due leader che coltivano molti interessi in comune, a partire dal Mediterraneo e dalla questione migratoria.
È dalla delegazione spagnola che La Stampa è venuta a sapere che, per esplicita richiesta del cerimoniale della presidenza del Consiglio, non sono previste domande. Al termine del vertice ci saranno solo le dichiarazioni congiunte dei due leader – «come sempre» confermano da Palazzo Chigi – senza la possibilità di confrontarsi con i giornalisti. Una scelta che ha spiazzato gli spagnoli.
Solitamente, in occasioni del genere, si prendono una o due domande per parte. Così accadeva con Giuseppe Conte e con Mario Draghi. È una consuetudine internazionale, come dimostra la visita di Meloni a Berlino e l’appuntamento con la stampa italiana e tedesca assieme al cancelliere Olaf Scholz.
La delegazione di Madrid ci ha sperato fino all’ultimo ma Meloni ha detto di no. Il motivo – è una supposizione che circola anche tra i colleghi spagnoli – potrebbe essere l’imbarazzo di un confronto sulla realizzazione del Piano di ripresa e di resilienza. La gestione del Pnrr del governo socialista in Spagna è stata premiata dal nuovo bonifico di sei miliardi partito da Bruxelles, proprio nelle ore in cui invece emergevano con forza le difficoltà dell’Italia, con tanto di liti e polemiche interne al governo Meloni.
(da La Stampa)
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