LA FARSA DI BERTOLASO ARRIVATO PER TURISMO IN BARCA IN SICILIA VIOLANDO IL DECRETO ANTI-COVID DI QUELLO STESSO MUSUMECI CHE ORA LO FA CONSULENTE SUL COVID
L’ASSESSORE CHE SMENTISCE IL GOVERNATORE, BERTOLASO CHE SI ARRAMPICA SUGLI SPECCHI: I DETTAGLI DELLA COMMEDIA DEI PUPI
Alla fine spunta una nota, una lettera d’invito con la data del 20 maggio. C’è la firma del presidente della Regione Nello Musumeci e un numero di protocollo, 12087.
È giallo però sulla presenza in Sicilia dell’ex capo della Protezione civile Guido Bertolaso e su una consulenza che gli sarebbe stata affidata dalla Regione:
Bertolaso è stato avvistato a Palermo il 27 maggio, ha mangiato in un’osteria del centro storico di Palermo con una tavolata della quale facevano parte anche il presidente della Regione Nello Musumeci e l’assessore regionale alle Attività produttive Girolamo Turano. “Prenderà il posto di Antonio Candela”, ha ricostruito il giorno dopo il Giornale di Sicilia. “No, non è vero”, ha detto giovedì in conferenza stampa lo stesso Musumeci.
“Si trovava in Sicilia per ragioni di lavoro”, ha corretto ieri pomeriggio l’assessore alla Salute Ruggero Razza.
La versione ufficiale, suffragata adesso dalla presunta lettera del 20 maggio, è che Bertolaso sia stato invitato da Musumeci in Sicilia per “partecipare ad una riunione inerente l’emergenza Covid-19”.
Nella lettera c’è anche un passaggio esplicito sulla possibilità di aggirare la quarantena, imposta invece a chiunque venga nell’Isola per motivi turistici: e non è un dettaglio, perchè giovedì in conferenza stampa il governatore aveva evocato apertamente la natura turistica della presenza di Bertolaso nel Trapanese.
“Sapevo che Bertolaso andava a Trapani dove ormeggia la sua barca – ha detto il governatore all’agenzia Agi – così ci siamo incontrati e abbiamo mangiato assieme qualcosa. Abbiamo affrontato tanti temi, ma mai parlato di affidargli il posto di Candela”. Così, ieri mattina, il quotidiano La Sicilia si era chiesto perchè a Bertolaso fosse concessa la possibilità di venire in Sicilia per motivi turistici mentre a tutti gli altri, residenti di ritorno inclusi, è imposto l’auto-isolamento per 14 giorni.
“Giolitti – attaccava così il presidente dell’Antimafia Claudio Fava – diceva che ‘per gli amici le leggi si interpretano’ e oggi lo dicono anche Musumeci e Razza.
Costretto, quest’ultimo, a smentire il suo stesso presidente pur di salvare la faccia.
Infatti, se per uno Bertolaso era qui ‘per motivi personalì e, quindi, avrebbe dovuto osservare la quarantena, per l’altro era qui per lavoro, pur di non ammettere l’evidenza”.
L’ex capo della Protezione civile ora sostiene di essere stato chiamato nell’Isola per “studiare il modo migliore per consentire ai turisti di venire qui tranquilli e sicuri e ai siciliani di evitare di essere contaminati”
Evidentemente per la Regione sarà stato impossibile organizzare una semplice video-conferenza.
(da agenzie)
Leave a Reply