LA FECCIA LEGHISTA ATTACCA FINI: ALLA CAMERA SCOPPIA UNA RISSA
AI VACCARI PADANI BRUCIA CHE FINI IERI SERA A BALLARO’ ABBIA RIVELATO CHE LA MOGLIE DI BOSSI E’ ANDATA IN PENSIONE A 39 ANNI E CHE LA SUA SCUOLA PRIVATA E’ FINANZIATA CON 800.000 EURO DALLO STATO… SI PULISCONO IL CULO COL TRICOLORE E PARLANO DI LEGALITA’: IN UN PAESE CIVILE SAREBBERO DA TEMPO INCRIMINATI PER RAZZISMO
Bagarre nell’aula della Camera dove sono venuti alle mani deputati di Lega e Fli.
La vicepresidente Rosy Bindi ha sospeso la seduta e ha chiesto scusa ai ragazzi che assistevano ai lavori parlamentari dagli spalti dedicati agli ospit
La bagarre in Aula è esplosa dopo l’intervento di Marco Reguzzoni che ha attaccato duramente il presidente Gianfranco Fini, accompagnato da un coro di “dimissioni, dimissioni” rivolto al leader di Futuro e Libertà .
Subito dopo il capogruppo della Lega ha preso la parola Italo Bocchino per difendere il leader di Fli, ma è stato più volte interrotto.
La presidente di turno Rosy Bindi ha richiamato più volte i deputati all’ordine, in particolare Fabio Granata, e sono intervenuti i commessi. Bindi ha deciso di sospendere i lavori fino alle 12.30, poi la ripresa per un minuto per scusarsi con i ragazzi che assistevano alla seduta per “lo spettacolo non certo edificante che è stato offerto loro”.
Ma nonostante l’interruzione dei lavori sono volati insulti e le tensioni.
Durante gli interventi due deputati di Fli e Lega sono venuti alle mani.
I commessi si sono frapposti, ma sono comunque volate le botte, in particolare tra Claudio Barbaro di Fli e Fabio Rainieri.
Il duro attacco di Reguzzoni nei confronti di Fini è dovuto alle dichiarazioni che il presidente della Camera ha espresso durante la trasmissione Ballarò su RaiTre ieri sera.
Secondo Fini la ferma contrarietà della Lega all’innalzamento dell’età pensionabile, sarebbe dovuta al fatto che Manuela Marrone, moglie di Umberto Bossi, gode di una baby pensione che le è venuta riconosciuta ad appena 39 anni.
Da qui il duro attacco dai banchi del Carroccio al presidente della Camera.
Mentre Reguzzoni parlava si è alzato Claudio Barbaro, si è diretto verso i banchi della Lega ed è stato affrontato da Fabio Raineri.
“E’ la solita porcilaia fascista”, ha detto un deputato leghista uscendo dall’aula. “C’è stata una piccola collutazione con Raineri — ha poi spiegato Reguzzoni — ma noi siamo rimasti al nostro posto, è stato quello di Fli ad alzarsi e a venire verso di noi. A quel punto ha fatto bene la Bindi a interrompere la seduta”.
La seduta è ripresa alle 12.30 presieduta da Gianfranco Fini.
Al suo arrivo è stato accolto dal coro “dimissioni, dimissioni!” dei deputati della Lega. Una fila di commessi si frappone tra i deputati della Lega e quelli di Fli.
Mentre Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl, ha annunciato la volontà del gruppo di “investire la massima autorità dello Stato di una situazione di difficoltà drammatica dell’istituzione parlamentare determinata dal comportamento” del presidente Gianfranco Fini.
“E’ inutile e fuori luogo pensare di coinvolgere il Capo dello Stato su un problema che riguarda il presidente della Camera, i gruppi e l’aula: si può criticare quanto si vuole, ma il presidente della Camera, qualsiasi sia la maggioranza che lo ha eletto, non è sfiduciabile nè politicamente nè formalmente”, è intervenuto il capogruppo del Pd, Dario Franceschini, intervenendo in aula dopo le parole del capogruppo della Lega contro Gianfranco Fini.
“Non è la prima volta che un presidente della Camera è un leader politico — ha detto Franceschini — e il presidente della Camera va valutato per il modo in cui presiede i lavori dell’aula: da quando Fli si e’ collocato all’opposizione, ha continuato a presiedere dando delusioni e soddisfazioni alternativamente alla maggioranza e all’opposizione. Tutto il resto fa parte del dibattito politico”.
Anche Massimo Donadi dell’Idv è intervenuto in difesa di Fini. ”Stendiamo un velo pietoso sulle contestazioni leghiste. In un paese normale la critica al presidente della Camera, terza carica dello Stato, che partecipa ad un dibattito televisivo politico sarebbe stata legittima, ma in questa situazione è semplicemente assurda”, ha detto il capogruppo dell’Italia dei Valori alla Camera.
Commento
Ricordiamo alla feccia padagna quanto segue:
1) Di porcilaie l’esperto è notoriamente l’on Rainieri, tenutario di stalle ed evasore di quote latte, non a caso condannato più volte dalla magistratura
2) Nessun italiano può ricevere lezioni di legalità e rispetto delle istituzioni da parte di soggetti che si puliscono il culo col tricolore, invocano la secessione e difendono truffatori.
3) In un paese civile una parte della classe dirigente leghista sarebbe da tempo in galera per violazione della legge Mancino per incitamento all’odio razziale.
4) La Lega ladrona ha fatto finanziare dal governo la scuola privata Bosina della moglie di Bossi con 800.000 euro: altro che Roma ladrona, si fottono i soldi dei contribuenti per i loro affari di famiglia.
5) Se poi qualcuno ricorda la frase “andremo a prendere i fascisti casa per casa” (cui è seguita una condanna penale) di Bossi, rammentiamo che non abbiamo mai visto nessuno sull’uscio di casa.
In ogni caso sapremmo come accoglierli.
Più difficile sarebbe cercare loro, divisi come sono tra case di cura e ville milionarie da mantenuti del sistema.
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