LA GABBIANELLA MORTA VEGLIATA DAI PICCOLI E DAL SUO COMPAGNO: QUESTI NON SONO UOMINI…
“CI SIAMO RESI CONTO CHE MAMMA GABBIANO ERA MORTA QUANDO IL COMPAGNO HA COMINCIATO A LANCIARE VERSI STRAZIANTI”
Li ha aspettati, covandoli, e protetti come soltanto una madre può fare.
E quando, finalmente, sono nati ha iniziato a nutrirli con quello che passa la natura, insegnando loro i primi «trucchi» per la sopravvivenza.
Ma non ha fatto in tempo a vederli crescere fino al punto di rendersi autonomi, capaci di librarsi in volo.
Qualche giorno fa si è accasciata vicino alla «casa» ricavata in cima alla torretta di un edificio alle porte di Ospedaletti.
Sembrava solo stanca, e i suoi piccoli le si sono stretti attorno, per darle calore e forza sperando che si riprendesse in fretta.
Ma, purtroppo, non è servito a nulla: la gabbianella si è addormentata per sempre. Chissà perchè.
È una storia triste, molto triste, quella raccontata dai «dirimpettai» di questa famigliola alata. Gente che vive nei palazzi vicini, spettatori inermi della vicenda.
«Ci siamo resi conto che mamma gabbiano era morta quando il compagno, l’altra sera, ha cominciato a lanciare versi strazianti», raccontano.
Ma nessuno osa avvicinarsi al nido perchè da quel momento il maschio ha iniziato a prendersi tutte le responsabilità del caso, non permettendo intrusioni di qualunque tipo.
Comprese quelle dei suoi simili, incuriositi dalla sagoma immobile della gabbianella. Magari allenterà la guardia quando i suoi piccoli spiccheranno il primo volo. Nell’attesa, al calar del sole, si accoccolano intorno alla mamma, come lei faceva con loro, forse sperando che si risvegli.
Gianni Micaletto
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