LA GRANDE PAURA DI BERLUSCONI: CHE SUCCEDE SE QUALCHE OLGETTINA SI PENTE?
LE RAGAZZE SONO FUORI CONTROLLO… VOCI SU UNA POSSIBILE “COLLABORATRICE” DI GIUSTIZIA
Pare di essere tornati ai giorni più bui del sexgate.
Silvio Berlusconi è immerso solo nella questione giudiziaria, in collegamento diretto con gli avvocati.
Squadernati sulla scrivania tutti i dossier che riguardano i vari filoni processuali legati alle olgettine: Ruby 1, Ruby ter, processo Tarantini a Bari.
Perchè ha la sensazione che il quadro sia davvero fuori controllo. Anzi, a un passo dal vero crollo giudiziario.
Tutto ruota attorno a un sospetto, che rivela una fonte che ha lo ha sentito a telefono: “Berlusconi è terrorizzato. Che succede se qualche olgettina si pente? Succede che è stavolta finita”.
Il sospetto è legato ai segnali arrivati negli ultimi giorni. Alcuni anche piuttosto espliciti.
Su Diva e Donna, per dirne uno, in un articolo non smentito, è scritto: “C’è chi ha preso carta e penna per scrivere a Ilda Boccassini, magistrato simbolo del caso Ruby, per chiedere di essere ascoltata. Cosa succederà ? Spunteranno foto e video? È alle porte un’altra bufera”.
Un segnale pesante. Interpretato ad Arcore in questo modo: o è un modo per bussare a soldi oppure qualche olgettina ha aperto con la procura una “trattativa” per salvarsi. In entrambi i casi sono guai. Ecco perchè.
Se l’ex premier paga, è praticamente certo il rinvio a giudizio sul Ruby ter, dove è indagato per corruzione in atti giudiziari, dove secondo l’ipotesi dell’accusa, avrebbe cercato di falsare gli esiti processuali addomesticando le testimonianze di molti degli invitati alle feste.
Il “pagamento” rischia di impattare pure sul Ruby 1, su cui la Cassazione si pronuncerà il 10 marzo.
Nel senso che, visto che la sentenza di Appello si fonda su false testimonianze, sarebbe possibile per la Cassazione rimandarlo in Appello.
Ma restiamo al Ruby ter, e alla traccia dei soldi.
Fino all’inizio del processo Ruby ter, Berlusconi aveva candidamente ammesso di dare alle partecipanti alle cene eleganti una paghetta di 2500 euro al mese: “Povere ragazze, hanno perso lavoro e fidanzato”.
Poi però, nel 2013, iniziato il processo, fece sapere che le paghette erano interrotte, perchè era iniziato il processo per corruzione di testimoni. E la paghetta avrebbe compromesso la sua posizione processuale.
Secondo i pm Gaglio e Siciliano, coordinati dal procuratore aggiunto Pietro Forno, i pagamenti sarebbero continuati.
Ed è questo alla base delle perquisizioni di 22 dei 45 indagati del Ruby ter di qualche giorno fa. E, se continuasse a pagare, si aprirebbero scenari inquietanti.
Dice un catastrofista di corte: “Nel momento in cui viene rinviato a giudizio sul Ruby ter, un pagamento può rappresentare la reiterazione del reato alla base di una misura cautelare”.
Ma l’elemento nuovo è il sospetto del pentimento delle olgettine. Perchè la traccia dei soldi non basta: “Devi comunque provare il nesso tra pagamento e falsa testimonianza. Non basta la traccia dei soldi” spiegano a corte.
E questo nesso sarebbe il colpo di grazia per Berlusconi: l’olgettina si pente e scambia la propria confessione per uno “sconto di pena”.
È la prova, anzi, la Prova. C’è già chi evoca il modello tangentopoli, quando durante il “rito ambrosiano” i ladri di polli venivano liberati dopo la confessione purchè fornissero elementi per sui tesorieri dei grandi partiti o sui grandi leader.
Finora il controllo delle ragazze ha funzionato in questi anni. Secondo i pm grazie ai pagamenti. Ora alcune di loro sembrano particolarmente inquiete.
Quattro in particolare, soprattutto dopo l’ultime perquisizione: Marystell Polanco, Barbara Guerra, Iris Berardi, Alessandra Sorcinelli.
È stato notato con una certa inquietudine che, tra l’altro, nel corso delle perquisizioni a 22 dei 45 indagati del Ruby ter sono stati sequestrati computer e telefoni delle ragazze.
Di qui, l’altra sospettosa domanda: spunteranno foto, video?
C’è un collegamento tra il pentimento di qualcuna delle ragazze e il blitz?
Nel senso che il blitz potrebbe essere la prima conseguenza delle indicazioni della pentita?
E qui si apre un altro file, che ruota attorno alle ragazze. Proprio Marystell Polanco e Barbara Guerra, oltre ad essere indagate nel Ruby ter sono testimoni in un altro processo chiave per Berlusconi, quello Tarantini a Bari, che riguarda le feste a Villa San Martino e a palazzo Grazioli del 2008 e 2009.
Il nesso che attribuisce un ruolo decisivo alle ragazze lo spiega Gianni Barbacetto sul Fatto, in uno di quegli articoli che Niccolò Ghedini sottolinea con l’evidenziatore: “I pm milanesi dell’indagine Ruby 3 potrebbero chiedere ai magistrati di Bari i verbali delle deposizioni di Guerra, Visan e Polanco davanti ai giudici del processo tarantini: le loro dichiarazioni sotto giuramento potrebbero confermare – o smentire — le accuse loro rivolte a Milano. D’altra parte, i giudici baresi, per ‘proteggere’ il loro processo, potrebbero chiedere atti di Milano che provano pagamenti di Berlusconi e possibili inquinamenti probatori. Milano e Bari sono diventati tribunali dai destini incrociati”. Per il destino di Berlusconi.
(da “Huffingtonpost“)
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