LA LE PEN NON HA PERSO PER L’ALLEANZA TRA REPUBBLICANI E SOCIALISTI, MA ANCHE IN 10 REGIONI DOVE VI ERANO TRE CANDIDATI
QUATTRO MILIONI DI FRANCESI SONO ANDATI A VOTARE PER LA DESTRA DI SARKOXY PIUTTOSTO CHE FAR PREVALERE IL FRONT NATIONAL… IL RIFIUTO DI UNA DESTRA XENOFOBA E ANTIEUROPEA ALLA BASE DELLA SCONFITTA DEL FRONT NATIONAL
Le prime analisi frettolose delle ore immediatamente successive al secondo turno delle elezioni regionali francesi tendono ad accreditare al ritiro dei socialisti la sconfitta di Marine Le Pen ai ballottaggi.
Questo discorso potrebbe valere peraltro solo per due regioni, Nord-Calais-Picardia e Provenza- Costa Azzurra, ma anche qui solo parzialmente, lo dicono i numeri.
Al primo turno Marine Le Pen aveva raccolto circa il 41% di consensi contro il 24% e il 18% dei repubblicani e dei socialisti (sommati fanno il 42%).
Ma al secondo mentre la Le Pen ha raccolto il 42,8%, i repubblicani sono saliti al 57,2%, ben 15 punti in più della somma dei due partiti.
Sempre al primo turno Marion Le Pen era al 42% contro il 28% e il 16% degli stessi avversari (sommati fanno il 44%).
Ma al secondo turno Marion si è fermata al 46% mentre il candidato repubblicano è volato al 56%, 12 punti in più della somma dei partiti di appoggio.
Il discorso è ancora più significativo nelle altre dieci regioni al voto, dove i candidati erano tre: uno del FN, uno della destra repubblicana e uno dei socialisti.
In Alsazia l’Unione della destra è passata dal 25,8% al 48,4%, il FN è rimasto al 36%, i socialisti al 16%.
In Borgogna i socialisti hanno vinto grazie alle altre liste di sinistra aggregate, il FN è finito terzo con la stessa percentuale del primo turno, ma l’Unione della destra ha guadagnato 9 punti.
Stesso discorso nella Valle della Loira, con l’Unione della Destra che guadagna l’8% e in Aquitania dove sale del 7%.
Nel Rodano-Alpi vince l’Unione di destra con il 41% (+ 10%) davanti ai socialisti (+12%) e al FN (- 2%).
In Bretagna vincono i socialisti (+17%) davanti all’Unione della destra (che sale del 7%) con il FN fermo al 18%
In Normandia vince l’Unione della destra con il 36,4% (+ 9%), davanti ai socialisti (+ 13%) con il Fn fermo al 27%.
Per finire la Loira dove prevale L’Unione di destra con il 42,7% (+ 10%) davanti alla sinistra (+ 12%) e al FN (-2%).
E’ falso quindi che la Le Pen abbia perso al secondo turno per la combutta tra destra e sinistra, ha perso perchè è aumentato il numero dei votanti (dal 50% al 59%) .
E questi elettori sono prevalentemente elettori di destra che piuttosto che vedere prevalere un partito antieuropeo e xenofobo sono andati a votare per impedirlo, magari turandosi il naso e rivotando un partito guidato da un leader non troppo amato come Sarkoxy, alle prese con vicende giudiziarie.
E’ evidente a questo punto che la Le Pen rappresenta sicuramente un quarto dei francesi ma che non vincerà mai le presidenziali 2017, sia che si confronti con Hollande che con Sarkoxy o Juppè, in quanto il 75% dei francesi non ne condivide il programma economico e politico, nonostante i tentativi di darsi un volto meno estremista.
Se poi pensiamo al discredito che godono destra e sinistra in Francia e al pericolo dell’Isis, e che, nonostante questa congiuntura favorevole, il Fn non riesce a vincere nulla, appare evidente che il destino di un movimento populista estremista con un programma raffazzonato in Francia è segnato.
Chi cerca modelli oltralpe farebbe meglio a rinnovare il proprio guardaroba.
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