LA NUOVA LEADER CDU E’ ANNEGRET KRAMP-KARRENBAUER
HA SCONFITTO IL PUPILLO DI SCHAUBLE… SUCCEDE ALLA MERKEL IN NOME DELLA CONTINUITA’
Annegret Kramp-Karrenbauer è la nuova presidente della Cdu. Sarà lei a guidare l’ultima grande Volkspartei, l’ultimo partito di massa in Europa – negli ultimi sondaggi è tornato al 30% – nella difficile era post-Merkel dei populismi e dell’insorgenza delle destre.
AKK ha battuto con quasi il 52% il concorrente Friedrich Merz. Al ballottaggio la segretaria generale del partito ed ex governatrice della Saar era arrivata con il 45% dei voti, battendo al primo turno di sei punti il lobbyista di Blackrock.
Terzo con il 15% dei voti, il ministro della Sanità Jens Spahn.
Il cuore del discorso con cui Friedrich Merz si era candidato alla guida della Cdu non stava nella rassicurazione che “il governo e il parlamento sono eletti fino al 2021”, la rassicurazione insomma che se fosse stato eletto presidente della Cdu, la coabitazione con Angela Merkel sarebbe pacifica e il governo non sarebbe caduto. Era questo, infatti, il timore che attraversa le file dei 1001 delegati.
Molti delegati ragionano come il parlamentare Fritz Guentzler: “con la testa voterei per Merz, anche per le sue competenze economiche. Ma strategicamente sarebbe più saggio votare Annegret Kramp-Karrenbauer”.
La Cdu è stanca di conflitti, vuole una navigazione tranquilla del Merkel IV. Anche per questo ha scelto Kramp-Karrenbauer. Ma in una frase successiva della relazione, in modo molto più sottile, Merz aveva promesso invece il contrario.
I “nostri veri avversari”, aveva scandito nella plenaria della fiera di Amburgo, sono “Spd, Verdi e Fdp”. Merz prometteva il ritorno di “dibattito politico” e di “posizioni chiare” nella Cdu, senza le quali il lobbyista di Blackrock è intimamente convinto che non si possano riconquistare voti.
Vuol dire che con lui la Cdu si sarebbe spostata talmente a destra e avrebbe litigato talmente spesso con il partner di governo, già sofferentissimo nei sondaggi anche per la convivenza nella Grande coalizione, finchè la Spd non avrebbe staccato la spina? Chissà . La suggestione è sembrata questa.
Per il resto, l’attacco a Merkel non sarebbe potuto essere più esplicito: “la smobilitazione asimmetrica”, la tendenza della cancelliera a non prendere posizione su nulla, “ha fatto il suo tempo”, ha sibilato ai mille delegati. La politica “si sta polarizzando”. E “per me è insopportabile”, ha gridato quasi, tra gli applausi della platea, “che non riusciamo a riconquistare i voti andati all’Afd”.
(da agenzie)
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