LA RAGGI AFFONDA IL M5S E I SOCIAL INSORGONO
L’ANALISI IMPIETOSA DI UN ESPERTO DI WEB CERTIFICA IL CROLLO DI POPOLARITA’ DELLA SINDACA CINQUESTELLE
È stata una settimana difficile. Inizia cosi l’ultimo post pubblicato su Facebook da Virginia Raggi. Sembra di vedere un film già trasmesso qualche mese fa, quando a inizio settembre una raffica di dimissioni mandò in tilt la Raggi e il suo staff.
In quei giorni, sotto la pressione dei media e con un web che ribolliva di rabbia contro la neo sindaca, il movimento perse tantissimo in termini di consenso elettorale.
Infatti nella settimana precedente la tempesta scatenata sulla Raggi il M5s era il primo partito italiano, davanti al Pd con 3 decimi di vantaggio.
Dopo il netto calo d’immagine dei grillini un sondaggio Emg evidenziò come il M5s si fermasse al 29,0%, calando di oltre il 2% a tutto vantaggio del Pd.
Oggi lo scenario si ripete, secondo il sondaggio Emg di ieri.
Il caso Marra ha risvegliato nella rete una sentiment fortemente negativa nei confronti della Raggi e del M5s.
L’arresto del braccio destro del sindaco è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso: venerdì 16 dicembre “Marra” è stato l’argomento più cercato sul web.
Con più di 200mila ricerche su google il caso Marra è stato fortemente correlato a Virginia Raggi e Beppe Grillo.
Per capire l’entità della situazione basti dire che nello stesso giorno l’altra notizia più importante, legata al sindaco di Milano Giuseppe Sala, è stata cercata soltanto 50mila volte.
Nella Twitter-sfera la vicenda ha avuto contorni molto ampi, gli hashtag #raggi e #marra sono rimasti nella classifica degli argomenti più discussi in Italia per oltre 20 ore.
In particolare #raggi ha registrato più di 10 milioni di visualizzazioni da parte di più di 7 milioni di utenti unici.
La sentiment è stato decisamente negativa, associato a questo argomento abbiamo trovato hashtag come #raggidimettiti, #raggirati e #marracapitale.
Il tweet più virale sull’argomento (794 retweet) è stato scritto dal giornalista Rai Marco Frittella: “Arresto di #Marra, dimissioni di #Muraro. Sei mesi di niente. Sipario sulla #Raggi. Doveva essere la prova per il governo nazionale #M5s”.
Questo messaggio è stato più coinvolgente di quello di Marco Travaglio che ha provato a difendere la Raggi scrivendo che il sindaco di Roma non poteva conoscere i rapporti passati tra Raffaele Marra e l’immobiliarista Scarpellini.
Contro Virginia Raggi ha inoltre puntato i suoi riflettori una delle fanpage più popolari e interattive della capitale, “Roma Fa Schifo”.
Questa pagina facebook che si definisce “una bacheca nata per mettere insieme l’indignazione nei confronti del malgoverno e del degrado in cui versa Roma” è arrivata in pochi anni a essere citata anche dal New York Times, diventando un vero e proprio organo di informazione in grado di orientare l’opinione pubblica digitale dei romani.
Molti dei post scritti in questi giorni da Roma Fa schifo contro il sindaco di Roma stanno ottenendo livelli di coinvolgimento davvero alti tra gli utenti di Facebook.
La capitale d’Italia, con le relative vicende negative che vedono coinvolte il suo sindaco, si sta trasformando in un laboratorio di demolizione dell’immagine e della web reputation del movimento 5 stelle.
Guido Petrangeli
(da “Huffingtonpost”)
Leave a Reply