LA RUSSIA E’ IL MANDANTE DELL’ATTENTATO ALL’AEREO CIVILE ABBATTUTO IN UCRAINA NEL 2014
E’ STATO UN ALTO UFFICIALE DEI SERVIZI SEGRETI RUSSI A CONSEGNARE IL MISSILE CHE PROVOCO’ LA MORTE DI 298 PERSONE SUL VOLO DI LINEA DELLA MALAYSIAN AIRLINES, VITTIME INNOCENTI DELLA FOLLIA SOVRANISTA
E’ stato un alto ufficiale dei servizi segreti russi Fsb, che una volta si chiamavano Kgb, a ordinare il trasporto del missile che il 17 luglio 2014 ha abbattuto il volo della MH17 della Malaysian Airlines nei cieli dell’Ucraina orientale, provocando 298 morti.
Lo sostiene il sito di giornalismo investigativo Bellingcat che accusa il generale Andrey Burlaka, il cui nome in codice era “Vladimir Ivanovich”, di aver organizzato il rifornimento di armi ai separatisti pro-russi nel Donbass, durante l’inizio della guerra civile in Ucraina.
Una prova di peso per dimostrare la responsabilità non solo dei separatisti ma anche del Cremlino, nel processo che si è aperto due mesi fa nel tribunale olandese di Schiphol contro quattro guerriglieri filo-russi (che hanno trovato rifugio in Russia).
Secondo l’inchiesta voluta dagli olandesi è stato un missile Buk a provocare la strage, sparato dalla regione nelle mani dei separatisti.
I giornalisti di Bellingcat sono riusciti a intercettare diverse telefonate tra “Vladimir Ivanovich” e i separatisti del Donbass mentre discutevano delle operazioni militari sul terreno.
In una telefonata, Alexander Borodai, il “primo ministro” dell’autoproclamata repubblica popolare del Donbass, dice che “Vladimir Ivanovich” gli ha chiesto di eliminare una delle fazioni della rivolta. «Da altre chiamate nei giorni successivi appare evidente che “Vladimir Ivanovich” altro non era se non l’alto ufficiale del Fsb che dall’inizio luglio 2014 sovrintendeva le operazioni militare in Ucraina», scrive Bellingcat.
Analizzando la voce di Ivanovich il sito investigativo è riuscito a identificarla con quella del generale Andrey Burlaka, e lo ha fatto seguendo i tracciati di un cellulare che risulta essere di “Vladimir Ivanovich Burlak”.
Hackerando i messaggi del cellulare, Bellingcat s’è accorto che in realtà apparteneva a qualcuno che si faceva passare come un pezzo grosso del Fsb e il cui nome di battesimo era Andrey.
Dall’analisi forense, la voce di Ivanovich è risultata identica a quella del generale Andrey Burlaka in un’intervista tv rilasciata nel giugno 2018.
Secondo Bellingcat senza l’intervento di Burlaka, il missile Buk missile e il lanciagranate per spararlo non avrebbero potuto attraversare la frontiera russo-ucraina all’alba di quel 17 luglio. «Questo dimostra il ruolo chiave di “Vladimir Ivanovich” nella catena di comando che ha permesso di posizionare il missile Buk nell’Ucraina separatista e quindi la sua colpevolezza nell’abbattimento del volo MH17», conclude il sito.
(da agenzie)
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