LA SALTAMARTINI SI SCOPRE LEGHISTA MA OTTO MESI FA DICEVA: “LA LEGA E’ ANTI-EURO E LUCRA SUGLI IMMIGRATI”
EX AN, EX PDL, EX NCD, ORA” BARBARA SALTAFOSSI” E’ APPRODATA “COERENTEMENTE” DA SALVINI
Pubblichiamo l’intervista rilasciata da Barbara Saltamartini a “il Tempo” in data 28 luglio 2014, appena otto mesi fa. Potete constatare cosa diceva della Lega di Salvini, partito a cui ha aderito ieri con squilli di fanfare.
Barbara Saltamartini, portavoce nazionale del Nuovo Centrodestra, si gode l’unità ritrovata sabato dal partito e piazza i paletti per il rilancio del dialogo con Forza Italia: «La Lega di oggi è su posizioni antieuropeiste e lucra sugli immigrati per qualche voto in più: il futuro del centrodestra, invece, va costruito sulla responsabilità ».
Onorevole Saltamartini, Ncd è tornata compatta o è solo una tregua di facciata?
«Ncd è unita sulla linea indicata da Alfano. Una linea chiara, che non lascia spazio ad ambiguità : costruire un altro centrodestra, non un centro, con tutte le forze popolari-riformiste che guardano al bene del Paese e poi agli interessi di parte».
Per alcuni la condizione sine qua non per il dialogo è il passo indietro di Berlusconi.
«Il tema della leadership è sicuramente importante e sono fermamente convinta che lo strumento migliore sia quello delle primarie di coalizione affinchè siano i cittadini a scegliere. Ma accanto a questo c’è la necessità di individuare il progetto e capire chi può rappresentarlo. Per noi il punto centrale è capire se FI vuole continuare sulla linea, perdente, dello scorso autunno cedendo agli estremismi, o se crede alla linea della responsabilità e credibilità che ha scelto Ncd. E se Berlusconi vuole contribuire alla costruzione di un altro centrodestra, perchè il vecchio non esiste più. E io rivendico, a 41 anni, il dovere di una generazione di prendere con orgoglio in mano il destino di questa aggregazione e guardare finalmente al futuro».
In teoria ci sono mille giorni di tempo. Credete davvero che il governo duri tanto?
«La durata è quella indicata da Renzi per portare a termine le riforme. Che poi sono il motivo per cui noi siamo in maggioranza: dare il via libera a una grande stagione di riforme per far ripartire l’Italia. Peraltro, il nostro apporto è decisivo, come dimostra il voto al senato sul dl competitività ».
Non è che Alfano, col richiamo all’articolo 18, pensa già alla campagna elettorale?
«No, risponde alla necessità di rimarcare sempre di più la nostra identità nel governo. Che si basa sui quattro punti tracciati sabato: choc fiscale, superamento del tabù articolo 18, burocrazia zero e riforma della giustizia. Su questi temi vogliamo essere la spina nel fianco del governo».
Come terminerà la partita delle riforme istituzionali?
«Non è dirimente che vengano approvate ad agosto o settembre. L’importante è che si facciano, perchè gli italiani col voto alle Europee ci hanno chiesto un segnale di cambiamento. Spero che gli esponenti di Pd e FI che hanno espresso perplessità non usino il voto segreto per bloccare il processo».
(da “il Tempo”)
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