LA SINDACA DI BARCELLONA FA SCOPPIARE UNA CRISI INTERNAZIONALE: “LIBERATE LA PRO ACTIVA, STATE VIOLANDO LA LEGGE”
MENTRE IN ITALIA I SERVI RAZZISTI TACCIONO, ALL’ESTERO SI COMINCIA A CAPIRE CHE IN ITALIA SI TUTELANO SOLO I CRIMINALI LIBICI… QUALCUNO HA FATTO MALE I CONTI: A BORDO C’ERANO GIORNALISTI SPAGNOLI CHE HANNO VISTO E FILMATO TUTTO
Sarà il Gip di Ragusa a decidere sulla richiesta di convalida del sequestro preventivo emesso dalla Procura distrettuale di Catania che ritiene che la Ong Proactiva, dopo essere stata autozzata dalla Guardia costiera italiana a intervenire in acque internazionali a 73 miglia dalla costa per porre in salvo oltre 200 naufraghi ed essere stata minacciata dai criminali della Guardia costiera libica, avrebbe dovuto consegnarli ai loro aguzzini
Gli episodi sono stati raccontati su Twitter da Oscar Camps, fondatore di Open Arms e dalla giornalista del quotidiano catalaono Ara Cristina Mas che era a bordo della Open Arms.
Nel frattempo si è aperto un caso internazionale tra Spagna e Italia, come era prevedibile quando non si applica la legge.
In primo luogo perchè la notifica del provvedimento è avvenuta senza un mediatore o un traduttore ufficiale. Il documento consegnato sarebbe stato scritto in italiano e non tradotto in spagnolo.
L’avvocato della Proactiva fa sapere che della questione si è interessato anche il Console spagnolo. L’avvocato Lo Faro fa sapere anche che “nonostante il comandante abbia nominato il difensore nella mia persona la Squadra mobile non l’ha comunicato alla Procura e la Procura quindi ha notificato gli atti ad un difensore d’ufficio”.
Nel frattempo la sindaca di Barcellona Ada Colau ha scritto su Twitter che «la città di Barcellona ha un accordo di collaborazione con Proactiva Open Arms per soccorrere persone che rischiano la morte nel mare mediterraneo» chiedendo all’Italia di liberare la nave sequestrata.
ll ministro degli Esteri spagnolo Alfonso Dastis ha commentato la notizia del sequestro al suo arrivo al consiglio dei ministri degli Esteri dell’Ue dicendo che «Dobbiamo chiarire quali siano le accuse nei confronti dell’ONG”
Il Procuratore di Catania Carmelo Zuccaro è lo stesso che lo scorso anno è stato il grande accusatore delle ONG salvo poi dire in Senato che le sue erano solo ipotesi di lavoro e che non aveva prove certe
Secondo Oscar Camps — fondatore di Proactiva — impedire il soccorso in mare come hanno fatto i libici nei giorni scorsi e trasferire le persone salvate in un paese non sicuro è in contrasto con lo Statuto dell’ONU dei rifugiati.
Secondo Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI) «nessuna delle condizioni richieste dal diritto internazionale marittimo e dal diritto internazionale in materia di asilo può essere soddisfatta in Libia».
Questo, spiega ASGI «sia in ragione dello stato di guerra civile in cui versa il Paese, sia in ragione della radicale mancanza di qualsiasi possibilità di garantire il rispetto dei diritti umani fondamentali ai cittadini dei Paesi terzi che si trovano in Libia e a coloro che vi vorrebbero chiedere protezione internazionale».
Nessun rifugiato può infatti ottenere protezione in Libia dal momento che in Libia «non esiste alcuna norma di diritto interno che lo preveda» ed è anche per questo motivo che i rifugiati presenti in territorio libico «sono oggetto di detenzione arbitraria nelle carceri, in condizioni disumane e in generale sono oggetto di violenze sistematiche».
(da agenzie)
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