LA SOLITA ESTATE DA CANI
ABBANDONATI 280 CANI AL GIORNO, UNO OGNI 5 MINUTI…I RIFUGI ESPLODONO….AL SUD SITUAZIONE DRAMMATICA…3.500 COMUNI NON RISPETTANO LE NORME E ALTRI 1000 NON ATTUANO LE CONVENZIONI…IL GOVERNO DIA UN SEGNALE FORTE : DESTITUIRE I SINDACI CHE NON APPLICANO LA LEGGE E GALERA VERA PER CHI MALTRATTA GLI ANIMALI.
E’ un argomento che viene affrontato solitamente d’estate, ma in realtà è un problema sociale che copre tutto l’anno. Non basta che lo Stato faccia leggi per aggravare le pene in caso di abbandono di un “quattrozampe”, prevedendo anche la detenzione (che non viene mai applicata) e l’ammenda. Se qualcuno consegna il cane in un canile, spesso lo Stato ( e i Comuni) non è di grado di accoglierlo, quando addirittura non è fuorilegge la struttura. Dal 4 al 13 luglio, il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, ha promosso una campagna serrata di controlli: il risultato di 71 ispezioni nei canili comunali ha portato all’accertamento di 270 violazioni, 45 persone denunciate e molti cani accolti nei Centri di Roma e Rieti che ora sono al collasso. Da parte nostra riteniamo che occorra, in caso di abbandono di un animale, non potendo purtroppo spaccare in mille pezzi l’auto del bastardo a bordo, che si stabilisca il principio della pena detentiva sempre e comunque. Anche un mese di condanna, ma a marcire tra 4 mura. Invece che fare chiacchiere, sarebbe un buon deterrente vedere che si va in carcere, invece che cavarsela con una piccola ammenda. Poi portare la multa a livelli tale che uno deve vedersi pignorare l’appartamento dove abita. Controlli anche nelle case da parte delle guardie zoofile a cui devono essere dati maggiori poteri ispettivi. Dall’altro lato i Comuni devono mettere a disposizione delle strutture di accoglienza adeguate, invece in Italia siamo a dei livelli vergognosi. Vediamo i dati reali. Ogni giorno vengono abbandonati 260 cani, uno ogni 5 minuti. Nel 2008 si prevede un aumento di 20mila unità , contro le 28mila del 2007. A inizio 2008 erano 150mila i randagi ospitati nei 1.144 canili del nostro Paese, ma si stima che ce ne siano altri 440mila nelle strade. Il maggior affollamento si incontra nel sud Italia, dove il numero di animali abbandonati è superiore alla media nazionale. Nei 41 canili calabresi si trovano 10mila cani, in media 243 per struttura, mentre quelli in libertà sarebbero stimati intorno ai 65mila. A Reggio Calabria e Crotone non c’è più una gabbia libera. In Puglia sono attivi 44 canili che accolgono 22mila animali (150 ciascuno). In Campania nelle 83 strutture sono ospitati 32mila randagi (385 per canile). Nel 2006 erano addirittura 81 mila. Altri 70mila animali girovagano per le strade, situazione drammatica ai canili di Napoli e Benevento. Difficile la situazione anche in Lazio, dove 60 strutture accolgono 13mila randagi (200 per canile), mentre altri 60mila sarebbero in libera circolazione. Centinaia di cani vengono poi salvati dai Nas dei carabinieri, sottraendoli ai canili lager del Meridione. Al nord non si sta molto meglio, in Veneto e in Lombardia si è al limite massimo di capienza, in Piemonte , il canile di Moncalieri è al collasso ( 4.258 animali in 138 strutture). Nonostante la legge obblighi i Comuni a convenzionarsi con strutture o a gestirle in proprio, pena risvolti amministrativi e penali, il quadro è il seguente: 150 strutture non sono regolamentari, quindi fuorilegge, ben 3.500 Comuni non rispettano le normative nazionali e altri 1.000 Comuni che hanno convenzioni con canili o Asl per il recupero dei randagi non le rispettano. Praticamente la metà dei Comuni italiani viola da anni la legge senza che nessuno muova un dito. E mentre lo sforzo della associazioni animaliste di volontari è immane, con esborsi economici enormi, la metà dei Comuni se ne frega delle leggi dello Stato e poi qualcuno pretende che le rispettino i cittadini. Altro che ministri “verdi”, in Europa siamo solo verdi di vergogna. La Martini faccia come Brunetta, pubblichi gli elenchi dei Comuni morosi e le associazioni denuncino i sindaci, chiedendo loro i danni. Ci vuole una legge che metta in mora i Sindaci, dando loro 6 mesi per mettersi a norma, altrimenti a casa a calci nel culo e si rivota. Un Paese civile aiuta i più deboli, siano essi uomini o animali, non fa finta di nulla. E se certi Sindaci sono indegni di rappresentarci devono essere destituiti. E per chi lucra sui contributi e tiene gli animali in condizioni disumane, 12 mesi di galera senza condizionale. E quando andrete a votare per un candidato sindaco, sia esso di destra che di sinistra, chiedete cosa ha intenzione di fare in concreto per gli animali: devono mettere nero su bianco, impegni, tempi tecnici, quattrini impegnati. Basta essere presi per il culo da finti animalisti che pensano più ai no global che ai diritti degli animali. I cittadini devono incalzare gli amministratori, far loro rispettare la legge e controllare: sono stati mandati a governare per rappresentarvi, non per farsi i cazzi loro. E la cosa più vergognosa è speculare su chi non ha parola e diritti. Il nuovo Governo, tra tante leggi che sta predisponendo, pensi anche a loro: sarebbe la prima volta dal dopoguerra che qualcuno si muove. E milioni di Italiani, al di là delle appartenenze politiche, gliene sarebbe grato. Dobbiamo diventare i primi in Europa nella difesa dei diritti dei quattro zampe: essere di destra è anche questo, difendere i più deboli. Senza se e senza ma.
Leave a Reply