L’AGENZIA ONU DENUNCIA: “A TRIPOLI DONNE E BAMBINI TORTURATI”
CHISSA’ CHE NE PENSA “DA PAPA'” QUALCUNO CHE HA DEFINITO LA LIBIA “PORTO SICURO”
L’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati (Unhcr) denuncia il “drastico deterioramento” della situazione dei rifugiati e dei migranti che vivono nelle aree urbane o che sono detenuti a Tripoli a causa dei pesanti scontri nella capitale libica.
L’Unhcr – si legge in una nota dell’Agenzia – ha ricevuto segnalazioni di atrocità indicibili commesse contro i rifugiati e i richiedenti asilo nelle strade di Tripoli, tra cui stupri, rapimenti e torture. Una donna ha racconto che criminali sconosciuti hanno rapito suo marito, l’hanno violentata e hanno torturato suo figlio di un anno. La donna ha detto che il bambino è stato denudato e molestato sessualmente dai criminali.
Molti rifugiati erano detenuti in aree vicine agli scontri ed a rischio di essere colpiti dai razzi. Migliaia sono fuggiti dai centri di detenzione, in un disperato tentativo di salvare le loro vite.
L’Unhcr chiede con fermezza che vengano messe in atto alternative alla detenzione, compreso l’uso immediato della struttura di raccolta e partenza a Tripoli, che fungerà da piattaforma per raggiungere la sicurezza in paesi terzi e che sarà gestita dal Ministero degli interni libico e dall’Agenzia Onu.
La struttura ha la capacità di ospitare 1.000 rifugiati vulnerabili e richiedenti asilo ed è pronta per l’uso.
(da “Huffingtonmpost“)
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