L’ASSESSORE LEGHISTA RIZZI NON LASCIA: “CHIEDONO LA MIA TESTA? PENSINO A CALDEROLI”
“QUALCUNO CERCA DI FARE EPURAZIONI, MA LA LEGA SENZA BOSSI NON DURERA'”… AVEVA LASCIATO IL POSTO A RENZO BOSSI E NE AVEVA CURATO LA CAMPAGNA ELETTORALE
Monica Rizzi, assessore alllo Sport, leghista già nel’occhio del ciclone per vicende che riguardano la Regione Lombardia, fedele al Cerchio magico e aiutante in campo per l’elezione di Renzo Bossi nel collegio di Brescia, è nel mirino degli epurator maroniani.
Su Repubblica, a pagina 2 dell’edizione nazionale odierna, dichiara che non intende lasciare: «Chiedono la mia testa? Pensino a Calderoli» (anche lui citato nelle intercettazioni di Belsito).
E aggiunge una nota politica: «La Lega guidata da Maroni, ma senza Umberto Bossi, avrebbe solo sei mesi di vita».
Sul Corriere della Sera (e siamo a pagina 6), se è possibile, riecco l’assessore leghista è ancora più determinata ed esplicita: «Chi vuole la mia espulsione sistemò la moglie in Regione».
A Fabio Rolfi, vicesindaco di Brescia, che ne chiede l’allontanamento della Lega, Monica Rizzi risponde così: «Proprio lui […] dovrebbe invece pensare alla vicenda di sua moglie Silvia Raineri che, dopo aver fallito la sua sistemazione attraverso un concorso pubblico indetto dalla provincia di Brescia, poi congelato dal presidente Molgora per presunte irregolarità , riceve prima un incarico di collaborazione al Gruppo Lega in Regione Lombardia e poi viene assunta tramite un concorso all’Asl di Milano, ottenendo immediatamente l’aspettativa per tornare a lavorare in Regione Lombardia».
A dimostrazione del fatto che nella Lega allo stato attuale pare che “il più pulito abbia la rogna” e che se parte il fuoco della contraerea non saranno pochi i maroniani a rimanere stesi sul terreno.
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