LE DIMISSIONI DEL GOVERNATORE OCCHIUTO, CON INASPETTATA TORNATA ELETTORALE IN CALABRIA, COSTRINGONO IL CENTROSINISTRA A TROVARE UN CANDIDATO UNITARIO
IL M5S AVANZA PRETESE MA STAVOLTA ALZANO LA CRESTA ANCHE BONELLI E FRATOIANNI: “NON SIAMO DISPOSTI A FARE ANCORA DA SPETTATORI”… LE IPOTESI? DA GIUSEPPE FALCOMATA’ A MIMMO LUCANO
Al tavolo delle Regionali del centrosinistra hanno pescato la carta “imprevisto”. Le dimissioni del presidente della Calabria, Roberto Occhiuto, rischiano di complicare lo schema faticosamente disegnato da Elly Schlein e Giuseppe Conte. Perché quest’ultimo, in attesa di ufficializzare la candidatura di Roberto Fico in Campania, ora vuole piazzare un esponente 5 stelle anche in Calabria.
Dal Movimento ricordano di essere il partito più votato nella regione, tra quelli di opposizione, alle elezioni europee dello scorso anno. E il più votato in assoluto alle Politiche del 2022.
Il capodelegazione M5s al Parlamento europeo, calabrese di
Scala Coeli, viene ritenuto il nome più autorevole da proporre agli alleati, anche se lui pare volersi sfilare: «Al momento penso di svolgere la mia funzione a Bruxelles».
Ma, se sollecitato, è pronto a spostarsi duemila chilometri più a Sud. In alternativa sono disponibili a correre due deputate cosentine, Vittoria Baldino e Anna Laura Orrico. I 5 stelle si sono portati avanti con il lavoro, ma gli altri non sembrano intenzionati a stendere il tappeto rosso. In particolare, i Verdi-Sinistra pensano sia arrivato il loro turno, visto che fin qui non hanno mai avuto un loro candidato presidente di Regione. «Non siamo disposti a fare ancora da spettatori – avverte Angelo Bonelli – anche Avs ha uomini e donne in grado di guidare la Calabria».
Tra i profili che più piacciono a lui e a Nicola Fratoianni c’è quello di Flavio Stasi, 43 anni, sindaco emergente di Corigliano-Rossano, il Comune più vasto della regione. Poi c’è la suggestione di Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace, ora eurodeputato eletto proprio con Avs. Il succo, insiste Bonelli, è che «stavolta non arretriamo, se non ci ascoltano potremmo rimettere in discussione le nostre scelte in altre regioni».
Un messaggio minaccioso indirizzato a Schlein, prima ancora che a Conte, perché per la leader Pd l’unità del centrosinistra in tutte le sfide elettorali del prossimo autunno è un obiettivo prioritario.
«Noi lavoriamo per arrivare a individuare il candidato migliore – si limita a dire Nicola Irto, segretario dem regionale – ascoltiamo le proposte di tutti, ma serve un profilo alto e competitivo, capace di allargare il più possibile la coalizione». Il suo nome è
nella rosa dei papabili del Pd, insieme a quello di Giuseppe Falcomatà, sindaco di Reggio Calabria. […] Occhiuto […] quattro anni fa ha vinto anche grazie alle divisioni a sinistra.
(da agenzie)
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