LEGA E SEL SI CONTENDONO AL SENATO LA GIUNTA PER LE AUTORIZZAZIONI A PROCEDERE
MA ANCHE I CINQUESTELLE NON MOLLANO: VOGLIONO COPASIR E VIGILANZA RAI
à‰ l’ultima casella che manca — al netto delle bicamerali come Copasir e Vigilanza Rai — per completare il risiko delle poltrone parlamentari : alla Camera, dove le Giunte sono due (Elezioni e Autorizzazioni a procedere) se la sono sbrigata martedì eleggendo rispettivamente D’Ambrosio del M5S e Ignazio La Russa.
A palazzo Madama invece niente, non si sa nemmeno quando la Giunta si riunirà : la convocazione di ieri è stata annullata e ancora non si sa nulla della prossima.
L’unica cosa certa è che — da regolamento — il presidente va eletto entro dieci giorni dalla nomina dei componenti, quindi entro la prossima settimana.
A che si deve questo ritardo?
Semplice: quella poltrona — che per prassi viene concessa all’opposizione — è parecchio importante e lo è diventata ancor di più ieri con la conferma in appello della condanna del senatore Silvio Berlusconi.
La Giunta elezioni e immunità , infatti, fa due cose: decide se un tizio ha i requisiti per essere eletto (o se li ha persi) e dà il via libera per l’uso di intercettazioni o l’arresto nei confronti di un membro del Senato.
Se, ad esempio, il Cavaliere venisse condannato anche in Cassazione all’interdizione dai pubblici uffici sarebbe compito proprio di quella Giunta dichiararlo decaduto dalla sua carica.
à‰ vero che i membri dovrebbero solo prendere atto della sentenza, ma con Cesare Previti — dopo la condanna al processo Imi-Sir nel novembre 2006 — tra fare le fotocopie del dispositivo e ascoltare l’interessato in audizione ci misero otto mesi esatti a togliergli la poltrona.
E dire che formalmente c’era una maggioranza ostile, visto che successe durante la breve legislatura del centrosinistra.
Se non bastasse la decadenza post-condanna, questa è la stessa Giunta in cui si dovrebbe discutere dell’ineleggibilità di Silvio Berlusconi in quanto concessionario pubblico: “Non appena sarà costituita, bisogna accelerare la discussione”, ha messo a verbale ieri la capogruppo 5 Stelle Roberta Lombardi.
Insomma, il governo delle larghe intese per sopravvivere ha bisogno che quell’organismo non sia guidato proprio da un vero oppositore: e infatti fino a ieri il candidato unico, assai caldeggiato dal Pdl, era il leghista Raffaele Volpi, colonnello maroniano in quel Brescia.
Fino a ieri perchè ora quella carica è tornata in discussione.
Le altre opposizioni — che poi sono il minuscolo gruppo di Sel e il M5S — rivendicano la presidenza per se: i primi candidano Dario Stefano, i secondi Michele Giarrusso. “Noi l’abbiamo chiesta — ha spiegato Loredana De Petris di Sel — perchè sarebbe grave se andasse invece a qualche partito che, pur situato all’opposizione, è stretto alleato del Pdl”.
Per il Movimento, però, neanche Sinistra, ecologia e libertà è vera opposizione: “Si è presentata a tutti gli elettori in alleanza con il Pd ed è solo per questo motivo che siede in Parlamento”, ha scritto ieri Roberto Fico.
E il Pd, appunto?
Preferirebbe il candidato di Sel, che sarebbe “più ragionevole”, ma per il momento sta a guardare.
La querelle sulla Giunta s’intreccia, infatti, con quella sulle più prestigiose presidenze di Copasir e Vigilanza Rai, sulle quali grillini e vendoliani sono in zuffa aperta: i primi le vogliono entrambe, ma i secondi hanno già prenotato il controllo dei servizi per Claudio Fava.
E così viene bloccata la Giunta che deciderà su Berlusconi.
E non solo: anche il neopresidente della commissione Agricoltura Roberto Formigoni, su cui pende un rinvio a giudizio, potrebbe averci a che fare tra qualche tempo.
Marco Palombi
(da “Il Fatto Quotidiano“)
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