LETIZIA MORATTI VUOLE RILANCIARE IL TERZO POLO: “IO CON RENZI E CALENDA ALLE EUROPEE”
ORA SIAMO TRANQUILLI, SE NE SENTIVA LA NECESSITA’
L’ex ministra e candidata del Terzo Polo in Lombardia Letizia Moratti ha l’obiettivo delle elezioni europee del 2024. E vuole allargare il campo. Tanto che lunedì ha radunato popolari, riformisti e liberali da Giuseppe Fioroni ad Alessandro Quagliarello. Ma c’erano anche il nuovo sindaco di Taormina Cateno De Luca e Gianfranco Librandi. Oltre a Renzi. Mentre Calenda ha dato forfait. C’era invece Mariastella Gelmini. L’idea è di dare vita a una nuova rappresentanza: «Non la definirei un’area di centro, tantomeno in riferimento al Terzo polo. Quella che si è riunita ieri è una rappresentanza molto ampia che fa riferimento a importanti formazioni civiche, a movimenti e partiti di ispirazione popolare, liberale, riformista. Uno schieramento più ampio e diverso rispetto a ciò che viene normalmente definito Terzo polo o centro».
L’incontro
Moratti dice oggi in un’intervista al Corriere della Sera che «con Calenda ho condiviso lo spirito dell’incontro e siamo stati in contatto». Mentre non è stato difficile convincere Renzi: «Perché è d’accordo nell’aprire a una formazione decisamente più ampia del Terzo polo». Per adesso è «una piattaforma». A breve ci saranno le elezioni europee. «Sono uno degli obiettivi. Personalmente il mio riferimento restano i popolari europei». Dice che non sa se si candiderà: «Non è questo il tema. Il tema è costruire una rete di alleanze cha sia capace di dare risposte a una società sempre più complessa. Abbiamo delle sfide epocali davanti a noi: una guerra che continua alle porte dell’Europa, i conflitti per le risorse, le diseguaglianze che crescono. Ci sono sfide locali, nazionali ed europee. La necessità di rafforzare l’Europa ma anche la difesa degli interessi nazionali».
Le europee
Con l’intenzione di pescare nell’area che va da Meloni a Schlein: «Sì, l’obiettivo è anche quello di ricostruire un patto di fiducia con in cittadini che in questo momento non si ritrovano, e lo dico con grande rispetto, nelle formazioni politiche attuali. Il tema dell’astensionismo c’è e sottolinea la lontananza dei cittadini dalle istituzioni. Per questo, il civismo è uno dei tratti essenziali di questa rete».
(da agenzie)
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