LETTA ESULTA PER POCO: “CE L’ABBIAMO FATTA, PIU’ FLESSIBILITA’ PER I BILANCI”, MA LA UE NON VENDE FUMO: “NON SI SFORA IL 3%”
LA CONCESSIONE RIGUARDA SOLO INVESTIMENTI PER “DEVIAZIONI TEMPORANEE” COFINANZIATE DALLA UE E SOTTO LO STRETTO CONTROLLO EUROPEO
“Ce l’abbiamo fatta! Commissione Ue annuncia ora ok a più flessibilità per i prossimi bilanci per i Paesi come Italia con conti in ordine. Serietà paga”. Lo scrive su twitter il premier Enrico Letta. L’esultanza del premier per la decisione della commissione europea è subito confermata da una nota da Palazzo Chigi.
“Il governo italiano raccoglie con grande soddisfazione un risultato importante, forse il più importante di tutti nel rapporto con le istituzioni europee. Il presidente della Commissione Europea, Barroso ha infatti appena annunciato a Strasburgo per i paesi usciti dalla procedura di deficit eccessivo, come l’Italia, una maggiore flessibilità di bilancio nel 2014 per investimenti produttivi e per rilanciare la crescita” si legge.
“È il premio per la scommessa che questo governo ha fatto fin dall’inizio sul rispetto degli obiettivi di finanza pubblica” concludono da Palazzo Chigi.
La Commissione Ue in realtà “consentirà solo deviazioni temporanee dal raggiungimento dell’obiettivo di medio termine” che permetteranno “investimenti pubblici produttivi”, cofinanziati dalla Ue.
Lo ha annunciato il presidente Josè Barroso e oggi il commissario Olli Rehn scriverà ai ministri per spiegare il nuovo approccio.
Nonostante l’entusiasmo di Letta, la Commissione europea chiarisce che la flessibilità sull’uso di investimenti produttivi “in nessuna circostanza permette agli stati membri di sforare il limite del 3% del rapporto deficit-Pil”.
Lo ha detto Simon O’Connor, portavoce del commissario Ue agli affari economici Olli Rehn durante il punto stampa quotidiano dell’Esecutivo Ue spiegando le dichiarazioni di questa mattina del presidente della Commissione Josè Manuel Barroso.
Il portavoce ha spiegato che la deviazione consentita permette semplicemente una maggiore flessibilità sugli obiettivi di medio termine, ossia il pareggio di bilancio in termini strutturali. ‘Connor ha inoltre precisato per l’ennesima volta che non si tratta di scorporare alcuni investimenti dal computo del deficit, ma semplicemente di deviare temporaneamente dall’obiettivo concordato per ciascun paese, che appunto per l’Italia è il pareggio di bilancio.
A chi gli chiedeva cosa c’è effettivamente di nuovo nell’annuncio di oggi rispetto ad un approccio che la Commissione tiene ormai da diversi mesi, O’Connor ha detto che con la dichiarazione di oggi si è voluto chiarire quali sono gli investimenti consentiti per questa temporanea deviazione, e cioè i cofinanziamenti nazionali dei progetti Ue.
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