LO SCIACALLO VA DALLA GRUBER COI DOPOSCI, SUI SOCIAL SALVINI SOMMERSO DI INSULTI: “PRENDI UNA PALA, PANZONE”
MENTRE CI SONO ITALIANI SOTTO LE MACERIE, IL LEGHISTA FA IL TURISTA GUARDONE
Primo piano con la giacca a vento e la neve sullo sfondo. Selfie dai monti del dramma. Che vedano tutti che Matteo Salvini è andato sul posto, collegamento telefonico dal Teramano con Myrta Merlino e poi, la sera, a Otto e 1/2 da Lilli Gruber. Nel mezzo, dirette con Radio Padania da Montesilvano, Penne, Atri, Isola del Gran Sasso.
E mentre si estraggono i corpi dall’hotel di Rigopiano dichiarazioni beffarde sul Pd che affida l’emergenza ad “un ex governatore fallito”.
Salvini non ce l’ha fatta a simulare un senso dello Stato che non ha, a rispettare la regola non scritta, ma universalmente riconosciuta, che suggerisce di non fare becera polemica nel giorno in cui le famiglie coinvolte nella tragedia attendono una sentenza di vita o di morte.
È andato dove c’erano le telecamere e da lì, guardando spalare “i volontari cui sono vicino”, si è preso la scena. E chi se ne frega se gli danno dello sciacallo.
Sull’onda dell’hashtag #salvinisciacallo è montata la polemica sui social.
C’è chi lo insulta apertamente: “Sciacallo padano”.
Chi lo invita ad andare a spalare la neve: “Ma perchè non prendi anche Tu una pala e ti dai da fare, O Panzuto?”
Chi commenta infine la miseria e lo squallore della sua comparsata: “Salvini che va a ottoemezzo coi doposci per far vedere che è stato in Abruzzo è la cosa più triste del 2017. E siamo solo al 19 gennaio.”.
(da agenzie)
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