LO SMOG VA COMBATTUTO DA DESTRA E DA SINISTRA MA E’ UNA RINCORSA A TEMPO SCADUTO
GLI INCONSISTENTI DECALOGHI DEL GOVERNO TRA TARGHE ALTERNE, BLOCCHI DEL TRAFFICO E BIGLIETTI SCONTATI PER METRO’
È una rincorsa a tempo scaduto. Targhe alterne. Blocchi del traffico. Biglietti scontati per bus e metrò.
Con lo smog alla gola i Comuni chiedono provvedimenti alla Regione, la Regione sollecita un piano del governo, il governo presenta inconsistenti decaloghi.
Serviranno? Auguri, visto che ogni rimedio somiglia a un tampone bagnato su una grossa ferita.
È tutto un dèjà -vu : anche la sorpresa per questa cronica emergenza, rimossa e dimenticata. Sapevamo tutto, ma abbiamo fatto troppo poco per limitarne gli effetti nocivi.
C’è, in questo ravvedimento tardivo della politica, il complesso di colpa per un lungo silenzio sulle iniziative da adottare contro lo smog.
Eppure, davanti agli 80 mila italiani morti per patologie legate ai veleni e agli inquinanti dell’aria, servirebbe davvero una strategia di governo, una terapia a medio lungo termine in grado di evitare la giostra impazzita di rimedi fai da te, lasciando a sindaci e amministratori il compito di fare qualcosa perchè oggi non si può più far finta di niente.
Ricordate quando il ministro della Salute Sirchia davanti a trenta giorni di superamento dei veleni nell’aria di Milano diceva di portare al mare i bambini per evitar loro un futuro da enfisematosi? Sono passati quindici anni.
Allora Verdi e ambientalisti lanciavano bollettini allarmistici. Milano da morire, scriveva qualcuno. E non andava meglio a Torino e a Bologna.
In questi ultimi mesi il silenzio sullo smog ha regnato sovrano. Anche il ministro della Salute è stato più cauto di quello che l’ha preceduto.
I veleni però non hanno colore politico. Si combattono da destra e da sinistra.
La salute dei cittadini vale sempre di più .
Giangiacomo Schiavi
(da “il Corriere dela Sera“)
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