L’ULTIMO SOS DI ALARM PHONE. “400 MIGRANTI ALLA DERIVA, INVIATE SOCCORSI”
NELLE ULTIME 24 ORE 23 SBARCHI HANNO PORTATO A LAMPEDUSA 679 PERSONE
«Ci sono 400 persone in pericolo nel Mediterraneo». A dare nuovamente l’allarme nel giorno di Pasqua è la rete di soccorso internazionale Alarm Phone, che su Twitter spiega di aver ricevuto una chiamata nella notte da una barca partita da Tobruk, in Libia. «Abbiamo informato le autorità, ma nessuna operazione di salvataggio è stata confermata. Non mettete a rischio 400 vite: soccorreteli subito!», esorta l’associazione. Verso metà pomeriggio, Alarm Phone ha aggiunto che l’imbarcazione sarebbe ferma nella zona Sar di Malta senza carburante e con diversi litri di acqua a bordo. «Tre persone in pericolo si sono gettate in mare, temendo che la barca si potesse capovolgere da un momento all’altro – continua la rete di soccorso internazionale -. Dove sono i soccorsi? Le persone in pericolo sono nel panico, riferiscono che la barca è alla deriva, la stiva è piena d’acqua, una delle persone che si era lanciata in mare è a bordo priva di sensi. Le autorità Sar Ue sanno dove sono e che rischiano la vita. Cosa aspettano a intervenire?». Secondo quanto riferito da Alarm Phone, un mercantile sarebbe passato non lontano dalla zona dove si trova l’imbarcazione con 400 migranti, ma non si sarebbe fermato a prestare soccorso.
Riprendono gli sbarchi
Tra ieri e oggi, si stima siano stati 23 gli sbarchi registrati a Lampedusa, per un totale di 679 persone giunte sull’isola. La maggior parte dei migranti dice di essersi imbarcato a Zarzis, Chebba, Jebiniana e Kerkenna – tutte città della Tunisia – e di aver pagato fino a 4mila dinari (poco meno di 2mila euro – ndr) per riuscire ad arrivare in Italia. Dopo i 17 sbarchi di ieri e i 5 della notte, nell’hotspot di Lampedusa ci sono 1.436 migranti. Nel pomeriggio, l’equipaggio della nave della Ong Resqship ha comunicato di aver recuperato un gruppo di migranti naufragati: 22 sopravvissuti e 2 deceduti. I cadaveri sono in fase di trasferimento nella camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana dove, durante la notte, era giunta anche la salma nel nigeriano che ha perso la vita, verosimilmente a causa di un malore, spingendo un barchino con 38 persone a bordo al largo di Sfax.
(da agenzie)
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