M5S GENOVA, LASCIA ANCHE IL QUARTO CONSIGLIERE COMUNALE SU CINQUE
NEMO PROFETA IN PATRIA, GRILLO PUO’ CANTARE “ERAVAMO CINQUE AMICI AL BAR”… SE NE VA ANCHE DE PIETRO
Il gruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio comunale a Genova, sceso nelle settimane scorse da 5 a 2 consiglieri, perde un altro componente: Stefano De Pietro, fuoriuscito in polemica con il metodo di scelta del nuovo candidato sindaco della città .
Anche lui passa a ‘Effetto Genova’, fondato dall’ex capogruppo Paolo Putti, riducendo il gruppo M5S a un solo consigliere (Andrea Boccaccio).
“Esco dal M5S perchè non ho apprezzato il metodo usato per la scelta del candidato sindaco di Genova. Dovevamo essere una forza politica che nasceva dal basso, invece ci siamo trasformati in una piramide dove non c’è più posto per il dissenso, per la soluzione partecipata dei problemi, ci si appresta a candidare in tutta Italia liste di allineati al pensiero unico”.
“Il videogioco delle elezioni del Movimento 5 Stelle con il ‘Metodo Genova’ – denuncia De Pietro – consegnerà alla città una lista elettorale dove i consiglieri non saranno stati scelti dagli attivisti e il sindaco avrà il controllo totale dei suoi consiglieri. Esattamente l’opposto di quanto avevamo promesso fino ad oggi agli italiani, la piramide rovesciata della democrazia diretta”
“Sento la necessità di ringraziare Beppe Grillo per l’ opportunità che ha dato a tanti cittadini, fino ad oggi – ha aggiunto il consigliere -, me compreso, di inserirsi nelle istituzioni ed imparare, a testa bassa, giorno dopo giorno, delibera su delibera, come funzionano (o non funzionano) i Comuni”.
Però “oggi, la virata a 180 gradi diventa inaccettabile per chi credeva di poter amministrare con la logica della discussione costruttiva. Si preferisce invece defenestrare decine di persone che hanno supportato il lavoro del Movimento in questi anni” denuncia ancora De Pietro.
(da “il Secolo XIX”)
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