MALTA FA A GARA CON L’ITALIA NEL VIOLARE LE LEGGI PUR DI FARE LA GUERRA ALLE ONG
IL CASO DELLA SEA-WEACH3 BLOCCATA ILLECITAMENTE A GIUGNO, MALGRADO ISPETTORI OLANDESI NE ABBIANO CONFERMATO L’IMMATRICOLAZIONE
Alla ‘guerra’ contro chi salva essere umani dalla morte non partecipa solo l’Italia, che pure ha espresso il meglio del peggio, ma anche le autorità maltesi non scherzano: l’Aquarius non può sbarcare a Malta 58 migranti soccorsi al largo della Libia per paura di restare bloccata a La Valletta, come diverse altre navi umanitarie che denunciano una campagna in corso per bloccare le loro operazioni.
Malta ha accettato di far sbarcare i 58 migranti che devono essere ripartiti tra Germania, Portogallo, Francia e Spagna, ma dopo la decisione di Panama di depennarla dai suoi registri marittimi, la nave Aquarius deve restare in acque internazionali
Mentre La Valletta è rimasta per anni il porto base di una serie di piccole navi umanitarie che operano al largo della Libia, Malta ha scoraggiato diverse ong che hanno rimpatriato le loro navi e bloccato le navi di quelle che restano: le tedesche Sea-Watch e Lifeline.
La Sea-Watch3 è ferma in porto da giugno, malgrado ispettori olandesi siano arrivati a luglio per confermarne l’immatricolazione in Olanda.
“Sono estremamente deluso dal comportamento delle autorità (di Malta) che non forniscono alcuna base legale”, ha denunciato il capo missione, Tamino Boehm. “Le ragioni sono chiaramente politiche”, ha aggiunto precisando che in caso di via libera, la nave sarà pronta a ripartire per le operazioni “in poche ore”.
(da Globalist)
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