MARRA, USCITO DALLA PORTA, POTREBBE RIENTRARE DALLA FINESTRA
IN REALTA’ IL NUOVO INCARICO AL PERSONALE AFFIDATOGLI DALLA RAGGI SCADE A OTTOBRE E I VERTICI M5S TEMONO CHE LA SINDACO LO RIPESCHI
L’incarico affidato a Raffaele Marra è già in scadenza: come riporta l’agenzia AdnKronos, la delibera datata 7 settembre prevede infatti che Raffaele Marra, ex vice capo di gabinetto e ‘fedelissimo’ della sindaca Virginia Raggi, sarà a capo del personale ma a tempo ristretto: il 31 ottobre scade infatti il mandato.
E sul dopo regna l’incertezza.
Di fatto davanti a sè il neo capo del personale ha un incarico di un mese e mezzo appena, tempi che preoccupano molti 5 Stelle tra Montecitorio e Palazzo Madama. Dove i contatti con il Campidoglio sono praticamente inesistenti, resettati dopo la crisi col mini-direttorio, le dimissioni decise da Taverna e gli altri, e il braccio di ferro tra la sindaca e i 5 big del direttorio, che alla fine hanno deciso di lasciare Raggi sola con le sue responsabilità .
A chiedere il passo indietro di Marra, che al principio Raggi avrebbe voluto a capo del gabinetto, lo stesso Beppe Grillo.
La delibera di 2 pagine, in possesso dell’Adnkronos, riconosce a Marra i “requisiti specifici che evidenziano la concreta idoneità ad esercitare le funzioni connesse all’incarico” di capo del personale. E questo “in considerazione delle precedenti esperienze professionali”.
La decisione di spostarlo, nella delibera, viene motivata con l'”esigenza di garantire una adeguata copertura della direzione del dipartimento organizzazione e risorse umane, tenuto conto della rilevanza e natura delle responsabilità facenti capo alla citata struttura”.
Che, spiegano dal Campidoglio, tratta un settore davvero delicato, che certo “non ha bisogno di un dirigente per un mese”, generando i dubbi dei parlamentari 5 Stelle.
In realtà , a breve si dovrà rimodulare gran parte della macrostruttura del Campidoglio. La decisione di dare mandato a Marra per appena due mesi potrebbe essere legata semplicemente a questo.
“Ma il dubbio – dice una parlamentare di prima linea nel Movimento, riporta sempre l’Adnkronos – è che uscito dalla porta, Marra possa rientrare dalla finestra. Di fatto per lui si riaprono i giochi”.
Non è mistero, poi, che il direttorio avrebbe voluto in generale un ruolo più defilato, secondario, per l’ex vice capo di gabinetto: non manca infatti chi ha storto il naso di fronte al nuovo incarico.
Di fatto, però, Marra è inquadrato come dirigente apicale, ‘declassarlo’ potrebbe dar vita a rogne giuridiche di non poco conto.
Ma la diffidenza ormai è totale, in barba al gioco di squadra tra parlamentari M5S e Campidoglio che avrebbe dovuto contraddistinguere l’amministrazione capitolina.
(da “Huffingtonpost“)
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