MATTARELLA FA GLI AUGURI E LA RAGGI SI APPISOLA
IL TRADIZIONALE INCONTRO NEL SALONE DEI CORAZZIERI PER GLI AUGURI DI NATALE VEDE LA SINDACA IN PLATEA CHIUDERE GLI OCCHI
«Il prezioso assetto pluralistico che ci assegna la nostra Costituzione suggerisce e richiede consapevolezza dell’interesse generale. La sua piena attuazione passa anche attraverso il doveroso concorso di ciascuno alla vita istituzionale e sociale della Repubblica. Questa diffusa e comune responsabilità repubblicana, oggi, impone il dovere di riflettere sul crinale storico in cui ci troviamo per definire un’idea del nostro Paese nel futuro». §
A dirlo è il presidente Sergio Mattarella nel consueto discorso alle Alte cariche dello Stato. «Le proposte dei partiti in campagna elettorale – ha aggiunto – siano comprensibili e realistiche se si vuole recuperare la fiducia dei cittadini riducendo anche l’astensionismo».
La più alta carica dello stato individua anche il compito di chi oggi ha responsabilità pubbliche: «quello di elaborare linee di sviluppo sociale ed economico che rispondano» ai «profondi mutamenti, tenendo conto, ancor più che nel passato, della richiesta di maggiore qualità della vita, dell’esigenza di sicurezza, di equità , di sostenibilità ambientale. E’ indispensabile, in definitiva, riflettere e dotarsi di una visione sul sistema Paese, su come intendiamo svilupparlo».
«Con apprensione abbiamo registrato alcune manifestazioni di razzismo, antisemitismo, violenza, intolleranza, fanatismo: il nostro Paese dispone degli anticorpi necessari per contenere e respingere il contagio di ideologie e posizioni aberranti, condannate e superate dalla storia»
«Le prospettive dell’Italia e degli altri Paesi europei sono strettamente legate alle vicende dell’Unione. In questo senso vi è una consapevolezza diffusa tra i cittadini. È in corso un’intensa discussione sulle modalità per rafforzare e sviluppare la costruzione europea. Si è aperta una finestra di opportunità che va assolutamente sfruttata.
Dobbiamo concorrere a rinsaldare la fiducia all’interno dell’Unione – ha aggiunto il Capo dello Stato – fornendo al negoziato un contributo ispirato all’ambizione e al realismo. La nostra voce risulterà tanto più autorevole quanto più sapremo fornire l’immagine di un Paese unito, stabile, determinato, capace di mantenere gli impegni assunti».
«Vi è bisogno – ha concluso Mattarella – di Europa in tutti gli ambiti: nella vicenda internazionale così come nel consolidamento di una coscienza comunitaria, a partire da quella sui valori».
«Le sofferenze sono particolarmente accentuate nei numerosi Comuni colpiti dai terremoti. Per molti nostri concittadini si tratta del secondo Natale in condizioni di disagio e difficoltà . A loro esprimiamo vicinanza e solidarietà , ribadendo l’impegno dell’intero Paese al sostegno e alla ricostruzione».
Strana atmosfera al Quirinale
Nel salone delle feste del Colle non si potevano non notare alcuni degli attori delle polemiche di questi giorni aggirarsi a distanza di sicurezza uno dall’altro.
Dal ministro dell’economia Pier Carlo Padoan al Governatore di Bankitalia Ignazio Visco fino alla protagonista assoluta Maria Elena Boschi che ha battuto il record di permanenza lasciando il salone per ultima.
Strano clima da fine legislatura oggi al Quirinale: l’atmosfera strideva un po’ con le parole rassicuranti pronunciate poco prima da Sergio Mattarella nel salone dei Corazzieri. Il presidente della Repubblica con il premier Gentiloni al centro, compressi da mille strette di mano e saluti. Padoan e Visco più defilati e rapidissimi nell’andare via. La sottosegretaria, in pizzo verde-petrolio, itinerante tra la folla.
L’ex padrone di casa, Giorgio Napolitano, salutatissimo da tutti, dopo un po’ cede alla stanchezza e sceglie una sedia damascata verso la quale continua l’omaggio dei presenti.
Mancano l’ex premier Matteo Renzi e Silvio Berlusconi che pur erano attesi.
C’è invece la sindaca Raggi che, ripresa in un video, si fa notare per la strenua lotta a tenere gli occhi aperti durante il discorso: cala le palpebre più volte, cerca di reagire, ha un sobbalzo, prova a guardarsi intorno, ripiomba nella crisi da sonno, oscilla.
La lotta impari si conclude quando si alza con gli occhi segnati e si adegua al protocollo.
Per questa volta ce l’ha fatta (o quasi).
(da agenzie)
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