MENTRE I PORTI DI SALVINI ERANO CHIUSI AD AGOSTO SONO SBARCATI IN 717
E I NUMERI UFFICIALI DEL VIMINALE NON TENGONO CONTO DEGLI ARRIVI NON INTERCETTATI E DELLE CENTINAIA DI PERSONE CHE ENTRANO VIA TERRA DAL CONFINE SLOVENO
Ad agosto siamo arrivati a 717, secondo la stima in difetto del ministero dell’Interno (non tiene conto degli arrivi non intercettati): sono gli sbarchi di migranti sulle coste italiane nell’era dei porti ufficialmente chiusi (ma soltanto alle ONG).
D’altro canto anche le statistiche tra gennaio e luglio mostrano con solare evidenza che i porti non sono chiusi se non per le ONG e lo sono fino a quando non arriva un magistrato a fare bubusettete: ieri è stata la procura di Agrigento a prendersi la responsabilità di chiudere la querelle di Open Arms e prepararsi a indagare il ministro dell’Interno, come da suo annuncio su Facebook.
La Stampa oggi fa i conti: l’1 agosto è il giorno in cui la Open Arms ha fatto i primi due dei tre salvataggi al largo della Libia prima di arrivare davanti a Lampedusa: 55 persone prima, 69 dopo, per un totale di 124 migranti cui, il 10 agosto, se ne sono aggiunti altri 39: 163 persone in attesa, in mare, proprio nelle stesse ore in cui, tra “sbarchi fantasma” e “sbarchi autonomi” a Lampedusa, nell’Agrigentino, in Sardegna e in Puglia, arrivavano in Italia 579 persone, passate direttamente dalle imbarcazioni agli hotspot. Almeno, quelle che sono state individuate, perchè una parte di migranti, soprattutto nell’Agrigentino, ha fatto perdere le proprie tracce.
E ancora: dal 10 al 19 agosto, il conto degli arrivi in Italia è di 371 persone.
(da “NextQuotidiano”)
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