MONZA: RISSE, MINACCE E SPEDIZIONI PUNITIVE
CAUSATI DA IMMIGRATI? NO, DA RAID DELLA DESTRA RAZZISTA… MONZA: BARISTA FERITO DA 20 PERSONE
Sono strade strette, appena fuori dal centro storico di Monza, molti bar e locali; a guardare tra un palazzo e l’altro, si scopre però qualche scritta «politica»: «fascio brucia», «con le mani, quando volete».
Su quelle poche strade, tra via Bergamo, via Durini e via Enrico da Monza, adesso si concentrano le attenzioni della polizia perchè in poco più di 24 ore ci sono state prima una rissa violentissima, con cinture e cocci di bottiglia (venerdì sera), e poi una spedizione punitiva in un bar (poco dopo la mezzanotte di sabato).
Per il momento non c’è un legame certo tra i due fatti, ma gli elementi raccolti nelle prime ore li collegano entrambi a gruppi di estrema destra.
Delle due esplosioni di violenza a Monza si occuperà anche la Digos, perchè sono molto più preoccupanti rispetto al breve contatto avvenuto ieri a Milano nel primo pomeriggio, all’angolo tra via Meda e via Spaventa, tra un gruppo di Forza nuova e alcuni antagonisti del quartiere. L’associazione di estrema destra aveva annunciato un gazebo con raccolta firme per chiedere l’assegnazione delle case popolari agli italiani: per un paio d’ore i tram in via Meda sono stati bloccati per il «presidio antifascista» che contrastava Forza nuova, con gli schieramenti tenuti separati dalla polizia
Il contatto è stato invece molto duro venerdì sera a Monza.
Poco dopo le 23, alcuni addetti alla sicurezza che lavorano per i locali di via Bergamo allontanano da un bar una decina di ragazzi, alcuni dei quali hanno addosso simboli di Forza nuova.
Il gruppo non discute con i buttafuori, ma si trattiene per un po’ all’angolo con via Enrico da Monza.
Poco distante da lì si trova un piazzale, nei dintorni di un centro sportivo (su una parete del quale c’è un grande murales con la scritta «Monza antifa»), spesso frequentato da ragazzi dell’area antagonista.
Probabilmente, venerdì sera, i due gruppi si vedono a distanza: tanto che i giovani di estrema destra formano una sorta di schieramento, poi un paio di loro si sfilano la cintura dei pantaloni e si lanciano contro gli «avversari», gli altri a quel punto spaccano le bottiglie di vetro che hanno in mano e iniziano a correre.
Stando alle testimonianze delle persone che chiamano il 112, la rissa è feroce, dura un paio di minuti, poi tutti scappano prima che arrivino le Volanti della polizia. Nelle ore successive però nessun ferito si presenta negli ospedali di Monza e dintorni.
Ha invece tre punti sulla fronte e il naso rotto (come ha spiegato ieri la figlia su Facebook ) il padre della titolare di un bar che si trova proprio in via Enrico da Monza, a pochi metri da dove è avvenuta la rissa di venerdì sera.
Poco dopo la mezzanotte di sabato, un gruppo di una ventina di persone entra nel locale (alcuni, secondo le testimonianze, hanno delle mazze) e inizia a fracassare bottiglie e bicchieri.
Anche in questo caso gli elementi in mano agli investigatori portano a militanti di estrema destra. Aggrediscono a pugni il padre della proprietaria. Ed è lui che poi spiega alla polizia la probabile motivazione della spedizione punitiva: una settimana prima alcuni uomini erano entrati nel locale cercando di aggredire un cliente; anche in quel caso si stava per arrivare a uno scontro e dunque l’uomo avrebbe chiesto alle persone di uscire.
Il raid di sabato, che aveva l’obiettivo di danneggiare e devastare il locale, sarebbe una ritorsione per l’episodio di una settimana fa.
A terra, vicino all’ingresso, all’arrivo dei poliziotti c’era una larga chiazza di sangue.
(da “il Corriere della Sera”)
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