NEL PDL SCAMBIO DI PRIGIONIERI: BELPIETRO A “IL GIORNALE”, SALLUSTI A “LIBERO”
ALFANO VUOLE LE TESTE DI VERDINI, BONDI E BRUNETTA… ALLORA FITTO MINACCIA GRUPPI AUTONOMI ANTI-ALFANO A CAMERA E SENATO…NITTO PALMA E SALTAMARINI SI MANDANO “AFFANCULO”…INSULTI IRRIPETIBILI VOLANO TRA VALENTINI E LA PASCALE
Angelino Alfano ha valutato la testa di Daniela Santanchè, che il Cavaliere aveva consegnato senza esitazioni, ma ha preferito chiedere il braccio (nonchè compagno): Alessandro Sallusti, direttore di quel Giornale che spaventa i dissidenti di governo. Silvio Berlusconi ha esitato per un attimo, non di più, poi l’azienda ha contattato Maurizio Belpietro per l’eterno ritorno.
E nulla possono i continui vertici di coppia fra Sallusti e Santanchè, che presidiano i ristoranti romani e tampinano palazzo Grazioli.
Sallusti non è rassegnato, arringa ancora contro l’alleanza con i democratici, ma l’editoriale di Belpietro su Libero, un elogio totale per Angelino, faceva intendere lo scambio di prigionieri.
Il senatore (mezzo) decaduto, inappetente e insonne, stordito tra amici e nemici, petizioni e ribellioni, ha parlato tre ore con Alfano.
Nessun dialogo politico: Angelino doveva riscuotere, il Cavaliere prendeva appunti. Il segretario non è sazio, Santanchè-Sallusti sono l’antipasto.
Ora in lista d’attesa, per la resa dei conti interna, ci sono Sandro Bondi, Denis Verdini e Renato Brunetta.
Alfano chiede molto per ottenere tanto. Vuole catturare anche i capigruppo Renato (Schifani e Brunetta), sostituiti da Paolo Romani e Raffaele Costa, ma gioca con furbizia: perchè Schifani, esempio, non voleva sfiduciare Enrico Letta, stava con i ministri.
Berlusconi ha indossato la maschera del padre che perdona e comprende, in assenza di energie e lucidità per aumentare la rottura, però ha difeso Verdini: “Non esagerare, Angelino. Denis non si tocca, non mi puoi fare questo. Ho già detto che il nostro futuro sei tu, non ci sono alternative, ma non puoi fare pulizia totale”.
Ora Berlusconi è assediato da Raffaele Fitto, ambasciatore di Verdini: l’ex governatore pugliese , promotore di una raccolta di firme contro Alfano, minaccia di poter fare gruppi autonomi con un centinaio di parlamentari tra Camera e Senato.
I cosiddetti “lealisti” invocano il congresso, adesso la scissione potrebbe provenire dai duri e puri.
Berlusconi non riesce neanche a reagire, ce l’ha con Fitto e compagni: “Che schifo, non ci capisco più nulla”.
E l’incontenibile Nitto Palma rivendica un ministero per i campani, propone addirittura “Gigino ‘a purpetta” Cesaro per non bruciare la candidatura di Mara Carfagna.
Ieri sera Berlusconi ha ricevuto i ministri Quagliariello, De Girolamo e Lupi.
Nel giorno di decadenza, i falchi hanno pungolato il Cavaliere: “Non vedi che Alfano non fa nulla per te? à‰ muto?”
Le due fazioni sono talmente alterate che, a palazzo Grazioli, non si contano più i litigi. Le urla sono una musica di sottofondo.
L’ex ministro Nitto Palma e Barbara Saltamartini si sono salutati con un livore autentico e un rapido vaffanculo reciproco.
Francesca Pascale, in versione moderata-alfaniana, ha avviato il primo e vero repulisti a palazzo Grazioli.
Non sopporta Santanchè, Capezzone e Verdini, e così il terzetto ha ridotto le presenze al capezzale del Capo.
Verdini pranzava e cenava sempre con il Cavaliere, ieri non s’è fatto vedere. A palazzo Grazioli nemmeno Valentino Valentini, ombroso mediatore e consigliere, non manca mai.
Ieri era meglio se fosse andato a fare compere. Perchè non ha trattenuto il fastidio per le lamentele di Francesca, che si dispera: “Non posso invitare le amiche. Non posso fare quello che voglio. E voi mi fate preoccupare per la salute di Silvio. Voi l’avete trascinato in questa situazione: basta!”.
Valentini l’ha insultata con parole irripetibili. Per fortuna Dudù era in cortile.
Chissà se Berlusconi ha sentito.
Di certo non dormiva. Non dorme mai.
Carlo Tecce
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