NOI STAVAMO NELLE FOGNE, QUALCUN ALTRO CON LO STALLIERE DELLA MAFIA
C’ERA CHI MORIVA PER UN IDEALE E CHI FINANZIAVA LA SCISSIONE DI DEMOCRAZIA NAZIONALE PER FAR SPARIRE IL MSI… NOI NON DIMENTICHIAMO GLI INFAMI
Oggi il pluri-indagato Silvio Berlusconi, il fidanzatino della Telecafona, ha affermato che in un incubo notturno ha visto Monti premier e Fini “ministro delle fogne”.
Il riferimento non intendeva colpire solo un suo avversario politico, reo di aver alzato quel dito contro l’arroganza di una corte di servi e magnaccia, ma la “provenienza politica” di Fini: chiaro il riferimento ai tempi in cui “uccidere un fascista non è reato” o “fascisti carogne tornate nelle fogne”.
Erano tempi in cui una generazione di giovani si batteva non solo per opporsi al marxismo ma anche al capitalismo.
Erano tempi in cui si usciva per andare a una manifestazione e non si sapeva se si sarebbe tornati a casa: e non perchè si andasse a puttane.
Forse si usciva dalle fogne della discriminazione democratica, ma non si aveva addosso il puzzo dello stalliere mafioso di Arcore.
Forse non avevamo frequentazioni dei salotti buoni, ci accontentavamo di una colletta per pagarci la carta dei volantini, macchiandoci dell’inchiostro di vecchi ciclostili in federazioni disadorne, ma non avevamo benefattori che ci passassero 2.500 euro al mese in residence.
Non avevamo amici mafiosi, frequentazioni di condannati per corruzione, conti all’estero, relazioni border line.
Qualcun’altro invece stanziava 100 milioni di allora per finanziare la scissione di Democrazia nazionale che avrebbe dovuto decretare la fine del Msi e di una fetta di storia della destra italiana del dopoguerra.
C’era gente che poteva anche uscire dalle fogne ma profumare di pulito, al contrario di altri che uscivano dalle loro lussuose ville sporchi dei loro loschi intrallazzi.
C’erano giovani assassinati per le loro idee che non avevano e non avrebbero mai accettato e pagato la protezione della mafia.
Se oggi in Italia anche un cialtrone ha potuto fare politica è perchè tanti di noi in quei tempi tennero il punto, non arretrarono.
E poco importa se vivevano nelle fogne “democratiche”: loro erano puliti, al contrario di chi il lercio profumo di fogna se lo è portato dentro di sè per tutta la vita.
E chi è infame, tale rimane per sempre.
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