NON SI PUO’ ESSERE LIBERALI SOLTANTO IN ECONOMIA E RIFUGGIRE DALLE LIBERTA’ CIVILI
OCCORRE SVOLTARE VERSO UN CENTRODESTRA LIBERALE E SOLIDALE CHE NON ABBIA PAURA DI PARLARE DI DIRITTI CIVILI, LIBERTA’ INDIVIDUALI E DIMENSIONE ETICA
Mi auguro di cuore che, dopo questa “tornata elettorale”, si ritorni (finalmente) a ragionare in modo serio e “sincero”.
A parlarsi di nuovo e con grande passione e qualità superando atavici cascami di ogni sorta…
Il tempo del “mero” centro-destra e del “mero” centro-sinistra è passato da un pezzo; travolto dall’azione di politici incapaci di ascoltare, di studiate, di capire, di approfondire e di trovare risposte adeguate.
Eppure, “nell’imperituro deserto”, tutte le contraddizioni perdurano, “resistendo ad ogni avversità “…
Una “destra socialista”, una sinistra ultra-statalista ed assistenzialista (quella che, mente da un lato finge di concedere nuovi spazi di libertà , dall’altro propone – e ripropone – uno “Stato abnorme” con un socialismo che, non soltanto mira a schiacciare le coscienze, ma reitera l’indegna macchia delle clientele), ed un mondo liberale supino, ripiegato su sè stesso, “costretto” alle solite dicotomie, non sono più capaci di raccontare (e di rappresentare) proprio più nulla…
Nel centro-destra serve una nuova spinta propulsiva ed un liberismo che voli finalmente alto. Non si può più continuare ad essere “liberali soltanto in economia” e rifuggire dalle sfide dei tempi in merito alle libertà civili.
La politica, in un certo senso, può occuparsi dell’etica. Anzi, deve proprio averla una solida base etica. Può anche prendere spunto dalla “morale”. Ma quello spunto è soltanto uno dei vari momenti di riflessione: la politica è “cosa laica”.
“Conservatori nei valori e liberali in economia”. Così recita un vecchio slogan. La storia ha ampiamente chiarito che è tempo di superarlo. È accaduto in Inghilterra, dovrà accadere anche “qui da noi”.
Le libertà civili non possono (e non dovranno) mai più essere esogene alla riflessione del “centro-destra liberale e solidale”.
Non dovranno mai più essere ascritte alla sola, confusa e confusionaria azione di una sinistra capace di usarle soltanto a titolo di “mazzetta elettorale”.
È tempo di “raggiungere le nuvolette” per guardare le stelle da vicino. Di approfondire i risultati offerti dai contributi “meritevoli” – neuroscienze comprese – e di analizzare le questioni per quelle che sono: “le verità rivelate” lasciamole perdere…
È vero che i cattolici sono in perenne ricerca di una “rappresentanza”.
Un centro-desta liberale e solidale dovrà avere risposte anche per loro, ma non fino al punto di ottundere le menti e di rendere aridi i cuori.
La politica dovrà assolutamente ritornare a parlare (proprio) al cuore ed alla mente delle persone. Ridarsi una dimensione etica solida. Rigudagarsi la credibilità perduta.
Certe sfide sono oggettivamente trasversali e richiedono spessore e coraggio: quello di ricondurre la “morale” all’esclusivo “privato” delle persone immaginando nuovi schemi di ragionamento, di riflessione e di sintesi, in materia di diritti civili, di libertà individuali, di scelte consapevoli (eutanasia compresa), di apparato statale, di burocrazia e di mercato… “Testa e cuore”…
La politica si occupi di parlare “a questo”.
L’anima delle persone lasciamola alla coscienza ed alla “fede”, anche laica, nel caso…
Salvatore Castello
Right BLU – La Destra Liberale
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