ORGE, FOTO HARD E RICATTI: LE REGIONALI IN TOSCANA DIVENTANO MATERIALE PER UN THRILLER: TOMMASO COCCI, CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA A PRATO E CANDIDATO DI PUNTA AL CONSIGLIO REGIONALE, HA RICEVUTO DUE PLICHI ANONIMI IN CUI LO SI ACCUSA DI ORGE, USO DI DROGHE E DI APPARTENERE ALLA MASSONERIA
I RICATTATORI LO INVITANO A DIMETTERSI PENA LA DIFFUSIONE DI FOTO OSÈ. LUI CONFERMA: “QUELLA FOTO È VERA, HO FATTO UNA SCIOCCHEZZA MA NON MI FACCIO RICATTARE”
Foto hard, dossier e ricatti in lettere anonime a Tommaso Cocci, 34 anni, avvocato, capogruppo di FdI a Prato e candidato locale di punta per le Regionali. Una vicenda, anticipata dal Fatto Quotidiano, su cui sta indagando la Digos dopo la denuncia di Cocci.
Il capogruppo e candidato a inizio 2025 avrebbe ricevuto due plichi anonimi in cui lo si accusa di orge, uso di droghe, di appartenere alla massoneria. Nelle missive sono conyenuti anche minacce e ricatti: l’invito a dimettersi dalle cariche pena la diffusione anche di foto osè.
Nelle missive, che sono state recapitate anche ad altri esponenti del partito, compaiono foto hard che lo ritraggono e accuse nei suoi confronti: presunto uso di droghe e partecipazione a orge gay, appartenenza alla massoneria. Una vicenda che scuote Fratelli d’Italia, in piena campagna elettorale per le regionali.
“Quella foto purtroppo è vera. Ho fatto una sciocchezza, ma non mi faccio ricattare”, ha detto Tommaso Cocci al quotidiano, ipotizzando di aver subito un adescamento a luci rosse e confermando l’adesione alla massoneria, come affiliato a una loggia di cui era segretario e da cui però si è messo ‘in sonno’. Le stesse lettere anonime contro Cocci sarebbero state mandate agli esponenti locali di FdI Claudio Belgiorno e Cosimo Zecchi. Belgiorno ha detto di aver trasmesso le lettere ai referenti del partito.
(da agenzie)
Leave a Reply