BOSSI FA IL BAGNINO E LANCIA IL SALVAGENTE A COSENTINO: “LIBERTA’ DI VOTO, NELLE CARTE NON C’E’ NULLA CONTRO NICK O ‘MERICANO”
LA LEGA SI SPACCA: MARONI PER IL SI’ ALL’ARRESTO VIENE SMENTITO DAL BAGNINO DELLA PANZANIA CHE INDIRIZZA VERSO IL NO… IL DESTINO DI COSENTINO APPESO A UN FILO: FRANCHI SALVATORI DIETRO IL VOTO SEGRETO
Il leader della Lega Nord Umberto Bossi ha deciso di lasciare mano libera ai suoi sul voto sull’arresto del deputato e coordinatore del Pdl campano Nicola Cosentino.
“Lascio libertà di coscienza, nelle carte non c’è nulla. Bisogna stare tranquilli quando si parla di arresti”, ha detto Bossi ai microfoni di Repubblica Tv.
Una correzione di rotta rispetto alla linea adottata dalla segreteria della Lega, dove era passata la linea maroniana orientata al sì all’arresto dell’ex sottosegretario all’Economia.
Linea poi adottata dai rappresentanti leghisti nella Giunta per le autorizzazioni della Camera, che ieri ha dato il primo via libera all’arresto del parlamentare del Pdl. Oggi toccherà all’aula di Montecitorio pronunciarsi.
E un deputato del Popolo della libertà assicura che il suo partito è pronto a un vero e proprio “mezzogiorno di fuoco”.
Il Cavaliere per tutto il giorno ha pressato la Lega affinchè cambiasse idea. L’ex premier ha trascorso tutto il giorno a palazzo Grazioli, perennemente al telefono con i suoi fedelissimi che lo aggiornavano sulle trattative in corso per evitare che l’aula confermasse quanto deciso dalla Giunta per le Autorizzazioni.
Un pressing costante, accompagnato da tutto lo stato maggiore del partito. Berlusconi nel corso della giornata ha sentito più volte lo stesso Cosentino, che in serata l’ha raggiunto a palazzo Grazioli.
Ma nel mirino del Cavaliere c’era soprattutto Bossi: l’ex capo del governo l’avrebbe cercato più volte e, secondo qualcuno, tra i due ci sarebbe stato anche un incontro, il secondo dopo quello di lunedì a Milano.
“Ora – avrebbe detto Berlusconi – spero che tutti votino secondo coscienza e non per mero calcolo elettorale”.
Le parole di Bossi rendono il sì all’arresto di Cosentino molto meno scontato di quanto sembrasse dopo l’esito in Giunta.
Potrebbe risultare decisiva la procedura.
Se verrà chiesto il voto segreto, assicurano nel Pdl, potrebbero scattare “varie dinamiche” soprattutto tra i parlamentari campani anche di altre forze politiche: è vero che alcuni berlusconiani potrebbero dire sì all’arresto (“magari per ragioni personali”), ma altri (anche in Udc o Pd) potrebbero decidere di “graziare” l’ex sottosegretario.
L’esito della votazione è a questo punto molto incerto.
Di sicuro c’è soltanto la spaccatura sempre più evidente della Lega.
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