PAROLE INDEGNE DI SALVINI CHE MINACCIA VENDETTE CONTRO LA MAGISTRATURA
GLI VA L’HAMBURGER DI TRAVERSO E VUOLE CHE IN MAGISTRATURA ENTRINO SOLO CHI LA PENSA COME LUI… SI DIMETTA, NON HA PIU’ IL CONTROLLO DEI NERVI
Il Gip di Agrigento ha smontato su tutta la linea le accuse della Procura: Carola Rackete torna in libertà .
E il ministro dell’Interno Matteo Salvini perde il controllo, attacca i giudici e annuncia una riforma della giustizia che, per toni e parole usate, ha il sapore della ritorsione politica.
Il giudice per le indagini preliminari non ha convalidato l’arresto della capitana della Sea Watch che quattro giorni fa ha infranto il divieto di entrare nel porto di Lampedusa per far sbarcare i 40 migranti a bordo.
Notizia per certi versi attesa, non era attesa però la demolizione dell’impianto dell’accusa guidata dall’ufficio di Luigi Patronaggio.
Nessuna misura cautelare disposta, come il divieto di dimora richiesto dai pm, ed esclusione del reato di resistenza a nave da guerra perchè la motovedetta della Gdf ‘stretta’ tra la nave dell’Ong e la banchina non può essere considerata tale.
Esclusione anche del reato di resistenza a pubblico ufficiale perchè entrando in porto in piena notte Carola ha agito in adempimento di un dovere, quello di portare in salvo i migranti. Inoltre, secondo il giudice, il Decreto Sicurezza bis “non è applicabile alle azioni di salvataggio in quanto riferibile solo alle condotte degli scafisti”.
Il provvedimento di allontanamento dall’Italia della capitana della Sea Watch, ammesso che la Procura la firmi, non potrà avvenire in ogni caso prima del 9 luglio, quando Carola sarà di nuovo ascoltata dai magistrati in relazione all’altro filone dell’indagine, quella sul favoreggiamento di immigrazione clandestina.
Salvini. aveva da poco finito di scattare selfie e scherzare sulla sua passione per gli hamburger durante il ricevimento nei giardini di Villa Taverna per i festeggiamenti dell’Indipendenza americana, quando la notizia della liberazione di Carola gli rovina umore e appetito.
“Mi vergogno di chi permette che in questo paese arriva il primo delinquente dall’estero e disubbidisce alle leggi
Poi l’annuncio di una riforma della giustizia, che non può essere letta diversamente, per l’uso delle parole e i toni usati, da una vendetta da parte dell’organo esecutivo su quello giudiziario: “Quanto è urgente la riforma della giustizia, cambiare i criteri di assunzione, selezione e promozione di chi amministra la giustizia in Italia”.
Possono fare i magistrati solo i leghisti, insomma
(da agenzie)
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